Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Movimento 5 Stelle spoletino riguardo la mancata risposta ai quesiti sul Polo Scolastico e sulla collocazione dei plessi per l’anno scolastico 2017/18 da parte del Sindaco:
La Giunta Cardarelli non si degna nemmeno di rispondere ai nostri quesiti sul Polo Scolastico e sulla collocazione dei plessi per l’anno scolastico 2017/18. Nessuna risposta è pervenuta alla nostra interpellanza, presentata il 3 gennaio scorso, che aveva il senso di orientare le famiglie sulle iscrizioni scolastiche o almeno di farsi un’idea sulla riorganizzazione delle scuole post-terremoto. Sono passati più di 60 giorni, rispetto ai 30 giorni previsti dal regolamento del consiglio comunale (art. 26 bis), e non abbiamo ricevuto uno straccio di riposta.
E così vanno a farsi friggere tutti gli strumenti di controllo e trasparenza messi a disposizione dei consiglieri, ridotti oramai a burattini, chiamati a votare solo quando vuole la maggioranza e solo per pratiche tecniche.
Incompleto e pieno di omissioni anche il nostro accesso agli atti sulla documentazione della sicurezza scolastica da cui si evince che, a 5 mesi dall’evento terremoto, gli uffici tecnici non si sono ancora adoperati per ottenere, reperire ed analizzare quei documenti sulla sicurezza scolastica obbligatori per legge.
I casi sono quindi due: o manca un quadro complessivo sullo stato dell’edilizia scolastica nelle scuole o, se questo esiste, non c’è la volontà di renderlo trasparente e partecipato.
Nel primo caso la situazione è grave perché dimostra una totale mancanza di metodo e la netta incapacità di chi, politicamente, ha un ruolo di controllo e responsabilità. Nel secondo caso dobbiamo constatare la negligenza rispetto ai principi di trasparenza sanciti dalle leggi. In ambedue le casistiche, è nostro dovere denunciare l’indolenza e la superficialità con cui si è trattato e si sta trattando il tema “sicurezza scolastica”.
Dall’accesso atti effettuato siamo attualmente in possesso solo delle certificazioni di vulnerabilità (su 16 edifici comunali), ma non c’è traccia dei:
– Certificati di Collaudo statico o certificati di staticità (ai sensi dell’art. 7 della legge 1086/1971) – ove necessario
– Certificati di Agibilità che attesti la sussistenza delle condizioni
– Piani di emergenza e piani di evacuazione in condizioni di emergenza
– Certificati Prevenzione Incendi (C.P.I.) ed istruzioni per la prevenzione e la protezione antincendio
– Documenti di Valutazione Rischi.
Non ci bastano le risposte date a giustificare la mancanza, o l’accesso negato, a questi atti. Un Assessore, nonché Vicensindaco, con delega alla scuola e un Sindaco degni di queste cariche e del ruolo che ricoprono, si sarebbero dovuti adoperare per esigere questa documentazione, da parte degli organi competenti, all’indomani del sisma. Stiamo chiedendo il rispetto dei regolamenti e la dovuta chiarezza su decisioni di vitale importanza: è incredibile che ancora non si abbia una sintesi precisa della situazione scolastica passata e futura.
Oltre ad inaugurare mostre ed eventi, il Vicesindaco Bececco dovrebbe lavorare alacremente e risolvere questi problemi e lacune. Che cosa intenderà fare?