Riceviamo e pubblichiamo comunicato del Movimento 5 Stelle su questione ex Novelli:
Taglio di circa il 50% sulla spesa totale per personale: è questa la verità!
perché verbali alla mano, c’è la conferma di ingenti tagli al costo del personale dell’ex Gruppo Novelli, oggi Alimentitaliani, attivo in Umbria, Lazio e Lombardia con 500 dipendenti. Il “nuovo” CDA mira a tagliare 5 milioni di euro totali riservati ai lavoratori, che sono circa il 50% del costo totale.
Una cifra immensa, e non vediamo in che modo possa essere raggiunta mantenendo contemporaneamente i livelli occupazionali attuali ed evitando esternalizzazioni.
L’impresa può intervenire solo sul salario base, più che dimezzare il costo del lavoro significherebbe mettere sul lastrico i lavoratori già provati da una crisi produttiva che li ha colpiti fin dal 2013, quando la Novelli aveva intrapreso la via del concordato preventivo in continuità.
Ma il documento presentato il 6 febbraio, parla chiaro: sarà necessario procedere ad una nuova operazione di ristrutturazione finanziaria, visto che il piano di rilancio del margine operativo lordo non consentirebbe di saldare tutti i debiti in essere neanche se implementato in pieno.
Quindi? Si programmano 5 milioni di euro di sacrifici per i lavoratori per poi farli ricadere nella spirale del concordato preventivo?
Un nuovo concordato preventivo? un nuovo ricorso agli strumenti della legge fallimentare?
La verità è che il Mise, Regione Umbria, amministratori locali e sindacati, non ha chiesto a suo tempo le necessarie garanzie occupazionali e produttive al gruppo acquirente, come si evince anche dagli scarni e opachi verbali reperibili in rete.
Non è un caso che la maggioranza dei soci dell’ex Novelli fosse contraria alla cessione del gruppo ai nuovi proprietari.
MISE, Regione, Amministrazioni locali e sindacati devono darci delle risposte.