Una slavina da 30mila metri cubi di terra e roccia: questa è la stima della Protezione civile dopo il sopralluogo sul Monte Vettore, in località Sasso Spaccato, nel comune di Montegallo (Ascoli Piceno), in merito al cedimento che ha interessato uno sperone roccioso.
Fortunatamente, con il cedimento non sono stati danneggiati gli impianti di approvvigionamento idrico.
Le cause, secondo il geologo della Prociv, sono da ricercarsi nell’attività sismica e nei cicli di gelo e disgelo. Ora come ora, ha aggiunto, non è pensabile un intervento diretto sulla slavina poiché il rischio valanghe in quel versante del Vettore è molto alto.