Spoleto, al via il corso Sentinelle dei Boschi

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A poco meno di un mese dalla scadenza, sono oltre 20 gli iscritti al corso “Sentinelle dei Boschi”, il percorso di formazione per volontari che il Comune di Spoleto apre a tutte le associazioni e ai cittadini per un massimo di quaranta iscritti e che prevede 6 lezioni presso il Laboratorio di Scienze della Terra e 5 uscite sul campo nel territorio del Comune.

Un corso finalizzato al monitoraggio delle specie faunistiche di interesse naturalistico-conservazionistico che costituiscono l’inestimabile patrimonio del territorio spoletino. 

Il 27 gennaio è previsto un open-day di presentazione dell’iniziativa al Laboratorio della Terra, dalle 18 alle 20, un progetto che si basa su un approccio innovativo, quello dei citizen scientists, già avviato con il progetto “Greenway: la strada verde per il turismo sostenibile in Umbria”.  Ci si può iscrivere durante l’open day oppure da subito, fino al 3 febbraio, compilando il format sul portale istituzionale e inviandolo via mail a federica.andreini@comunespoleto.gov.it

L’embrione per lo sviluppo del Citizen Science approach, nato con il duplice obiettivo di coinvolgere la cittadinanza e raccogliere segnalazioni utili al monitoraggio delle specie di interesse conservazionistico che utilizzano l’importante corridoio ecologico Tessino-Marroggia per spostarsi da una Source Area all’altra, è stata l’installazione di 6 totem informativi nei quali, oltre ad approfondimenti sulle peculiarità naturalistiche e storico-paesaggistiche dell’area, vengono fornite indicazioni su come diventare un Cittadino Scienziato, raccogliendo indici di presenza e registrando avvistamenti.

A gennaio il Citizen Science Approach sarà potenziato e istituzionalizzato con la formazione di 40 Cittadini Scienziati selezionati tra coloro che già per altri motivi frequentano assiduamente le aree extraurbane del nostro territorio. La formazione avverrà ad opera degli esperti dell’ufficio ambiente del Comune coadiuvati da partner scientifici deputati al controllo e alla ricerca scientifica sulla fauna e flora di interesse conservazionistico.

In tal modo il monitoraggio spontaneo dei cittadini sarà il volano per annoverare la Citizen Science tra gli strumenti efficaci per la conservazione della natura: il Comune potrà contare su una banca dati molto più ampia sia in termini di report che di area di monitoraggio, senza soluzione di continuità temporale.