Novelli, grande incertezza tra frenate e pressioni
Grande fibrillazione e lavoratori esausti. E’ grande l’incertezza intorno al futuro del Gruppo Novelli che oggi avrebbe dovuto registrare la cessione delle quote societarie tra la famiglia fondatrice dell’azienda con 500 lavoratori e i nuovi acquirenti, una famiglia di calabresi con un’azienda agricola e alcune cliniche regolarmente accreditate.
Da sabato però si registrano tentennamenti a procedere da parte di alcuni componenti della famiglia, tanto che oggi al presunto appuntamento per la firma dal notaio non si è presentato nessuno. La vicenda è delicata e preoccupante, tanto che il ministero dello Sviluppo economico e le Regioni (Umbria e Lazio) in una nota congiunta “esprimono grande preoccupazione per il futuro del Gruppo Novelli, importante realtà imprenditoriale dell’agroalimentare italiano proprietaria dei marchi Ovito (uova), Interpan, Pan Famiglia (pane) e Cantina Novelli (vino), presente in Umbria, Lazio e Lombardia con 500 addetti. La famiglia Novelli, proprietaria del capitale azionario, non presentandosi oggi all’appuntamento con il notaio per la cessione delle quote, sta mettendo a rischio in queste ore una importante operazione di cessione che garantirebbe il rilancio di tutte le linee di attività aziendale mettendo in sicurezza la salvaguardia dei posti di lavoro. Le istituzioni richiamano i soci Novelli alle loro responsabilità affinché non ostacolino la conclusione delle operazioni di cessione nel più breve tempo possibile”.
Di fronte allo stabilimento di Spoleto intorno alle 13.30 si sono ritrovati un centinaio di lavoratori, tra loro anche operai degli stabilimenti di Terni e Amelia. L’operazione di vendita arriva per loro al termine di quattro anni durissimi, segnati dall’amministrazione straordinaria e da pagamenti delle spettanze spesso a singhiozzo. Forte è infatti la preoccupazione per l’ennesima fase di incertezza che si è determinata. Sui nuovi investitori si attendono lumi e anche i legali di alcuni soci della Novelli avrebbero chiesto approfondimenti. In base a quanto riferito da più parti, però, sulla famiglia di calabresi pronta a comprare il Gruppo i funzionari ministeriali hanno assicurato a sindacati e amministratori locali solidità sia finanziaria che industriale.