Spoleto, è polemica per la “Scuola Informale spoletina sfrattata”

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La scrittrice Daniela De Gregorio non ci sta a vedere le opere del premio Spoleto sfrattate in un deposito e, come già fatto durante la giunta Benedetti, torna sull’argomento scrivendo al Sindaco Cardarelli.

“…..parlo dello smantellamento della strutturazione che Gianni Carandente aveva dato ai quadri del Premio Spoleto, a quelli del gruppo dei “sei informali” che operarono in questa città nel dopoguerra e a molte altre opere della collezione Carandente che il grande critico ha donato a Spoleto. Circa settanta , oltre a quelle informali e che includono opere e documenti di Burri, di Pomodoro, di Calder, di Anthony Caro, sono state “sfrattate” da Palazzo Collicola e portate nel deposito di S. Chiodo dove da anni giacciono.

Quando la sala da Carandente dedicata al gruppo informale spoletino che, lo ripeto Sindaco, è sui libri della storia dell’arte italiana del ‘900 , venne smantellata rendendo impossibile non solo la contestualizzazione storica , ma anche, e semplicemente, una visione giusta delle opere, ci furono delle proteste. 

…..il nuovo Sindaco che veniva dall’opposizione e che non aveva condiviso la decisione della vecchia giunta, che progetto aveva su quella sistemazione nella galleria da cui erano state esiliate testimonianze di un pezzo di storia dell’arte che avrebbero fatto la gioia di altri musei? “

Lo stralcio della lunghissima e accorata lettera della scrittrice spoletina, figlia del pittore Giuseppe De Gregorio 

(Da Wikipedia : Giuseppe  De Gregorio, rappresentante di spicco del cosiddetto Gruppo di Spoleto, conosciuto anche come Gruppo dei sei, fondato nel 1953 insieme a giovani artisti quali Filippo MarignoliGiannetto OrsiniUgo RambaldiPiero Raspi e Bruno Toscano (rigorosamente in ordine alfabetico come da loro stessi indicato), De Gregorio viene ben presto segnalato dalla critica più autorevole come una delle giovani promesse dell’arte italiana.

Un vivace clima culturale caratterizza la Spoleto di quegli anni; la felice condizione dell’arte favorisce la nascita del Premio Spoleto, istituito nel 1953 anche su iniziativa dello stesso Gruppo dei sei. La manifestazione è finalizzata a valorizzare giovani artisti, pittori e scultori. In tale occasione De Gregorio suscita l’interesse di un importante gallerista romano Bruno Sargentini della galleria L’Attico. Inizia così la sua storia di successi.)

spiega tutta l’amarezza e la delusione di non aver ancora trovato risposte di nessun tipo alla richiesta di vedere di nuovo le opere succitate al posto che meritano.