Spoleto, il consigliere Stefano Lisci si dimette

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Riceviamo e pubblichiamo il documento con cui il consigliere comunale Stefano Lisci (Pd) comunica le sue dimissioni da presidente della commissione controllo e garanzia

All’atto dell’insediamento del consiglio comunale venni indicato per conto del partito e del gruppo consiliare del Pd a presiedere la commissione di controllo e garanzia che spetta, per Statuto, alle minoranze. Negli ultimi mesi ho avvertito con crescente disagio la difficoltà a svolgere il mio ruolo che non può essere di natura personale, ma il frutto di una iniziativa collettiva che risponde alle esigenze del partito democratico e della città.

Il permanere invece del commissariamento del partito, al di là della persona del commissario sicuramente preparata e stimabile, non risolve alcun problema e ci umilia, come iscritti al partito e come cittadini di Spoleto, impedendoci di fatto di scegliere democraticamente la nuova classe dirigente del partito spoletino. Le difficoltà evidenti dell’attuale amministrazione comunale e il giudizio negativo crescente dei cittadini nei loro confronti dovuto anche all’aggravarsi della situazione economica e occupazionale di questa città, impongono al Pd una opposizione responsabile ma anche incalzante e puntuale.

Basta con le promesse che poi non vengono mai mantenute, i discorsi vuoti fatti solo per prendere tempo, gli accordi sottobanco, i politici che vivono la politica solo per interessi personali e non per il bene comune. La discussione della “cosa pubblica” deve tornare nei luoghi a lei più consoni, come le sedi di partito, il consiglio comunale e soprattutto in piazza tra la gente. In poche parole la politica deve riacquistare quei valori di dignità, onestà, trasparenza e consapevolezza della parola data, oltre al rispetto delle persone e delle loro idee che oggi non sono più presenti. Non dimentichiamoci che in passato la politica era una cosa talmente seria che le persone erano pronte a rischiare anche la vita per essa: serve uno scatto d’orgoglio che riporti il Pd locale, e Spoleto più in generale, nel giusto posto che gli compete all’interno della nostra regione.

Come uno dei tanti, intendo dare il mio contributo a questa ripresa di iniziativa insieme alle molte persone che ogni giorno incontro e vogliono essere protagoniste della rinascita della nostra tanto amata città. In virtù di tutte queste considerazioni, in attesa che il Pd spoletino esca da questa palude stagnante e faccia chiarezza su cosa vuole fare, rassegno le mie dimissioni dalla presidenza della Commissione di controllo e garanzia, auspicando di poter iniziare un nuovo percorso con i tanti cittadini e iscritti del Pd che si renderanno disponibili.