Terremoto, morta la coppia di Orvieto che si trovava ad Amatrice

Matteo-Gianlorenzi-e-Barbara-MarinelliTerremoto, morta la coppia di Orvieto che si trovava ad Amatrice

Sono Barbara Marinelli e Matteo Gianlorenzi, coniugi di Orvieto, due delle tre vittime recuperate tra la notte scorsa e stamani dai soccorritori sotto le macerie dell’hotel Roma. La coppia, che erano stata segnalata tra i dispersi, era in vacanza ad Amatrice ed alloggiava nello storico albergo.

A comunicarlo è la Protezione civile comunale di Orvieto, che insieme alla famiglia e all’amministrazione ha seguito passo dopo passo le operazioni di ricerca. “Abbiamo sperato sino all’ultimo – si legge in una nota della Protezione civile – di poter avere la notizia del ritrovamento di Matteo e Barbara in vita. Abbiamo seguito ora dopo ora le fasi della ricerca da parte del sistema della protezione civile che si e’ speso incessantemente nell’opera di ritrovamento all’interno dell’Hotel Roma. La citta’ ha vissuto ogni momento dell’attesa a fianco delle famiglie. Non possiamo che stringerci intorno a loro con un abbraccio”.

“Il sindaco Giuseppe Germani e l’intera amministrazione comunale nell’esprimere il cordoglio – conclude la nota – dichiareranno il lutto cittadino per la perdita dei due splendidi ragazzi”. 

Ieri, sempre ad Amatrice, era stato estratto dalla macerie il corpo di un’altra vittima originaria della provincia di Terni, la 59enne Floriana Svizzeretto, narnese ma residente a Roma, dipendente, con un ruolo direttivo, del museo della cittadina laziale. Tra le vittime umbre di Amatrice, anche Marco Santarelli, 28 anni, di Castiglione del Lago, e Adriano Sargeni poliziotto in pensione di 84 anni originario di Camerata ma da tempo residente ad Amatrice. Con lui è morta la moglie Artemia, la figlia Gabriella e il genero Mauro Marincioni, mentre sono salve per miracolo le due nipoti di 10 e 12 anni.

 La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha voluto “trasmettere ai genitori e ai familiari di Barbara e Matteo il sentimento di cordoglio mio personale e dell’intera comunità umbra, la vicinanza e l’affetto di tutti i cittadini dell’Umbria per questa tragedia che ha colpito il nostro Paese coinvolgendo anche le vostre famiglie. Un sentimento di cordoglio – ha proseguito la presidente – che voglio estendere anche ai familiari di Marco Santarelli, anche lui morto sotto le macerie ad Amatrice e sepolto a Castel Rigone, dove vive la madre, e delle altre vittime legate alla nostra terra, i coniugi Adriano e Artemia Sargeni, la figlia Gabriella e il marito Mauro Marincioni, che hanno parenti a Todi e a Narni, e di Floriana Svizzeretto, di origini narnesi”.

“Questa tragedia che ancora una volta viene pagata anche con un numero pesante di vittime – ha detto la presidente – impone una risposta alla collettività per un continuo impegno nella messa in sicurezza del nostro territorio e per consentire di ridurre i rischi per le persone e per le vite umane di fronte alle calamità naturale. Questo sarà il nostro impegno – ha concluso la presidente – anche nei confronti di chi, come voi, ha pagato un prezzo altissimo. Il mio cordoglio vuol dare voce anche al dolore delle istituzioni pubbliche di tutta la regione e rappresentare la partecipazione al lutto di tutta la comunità regionale”.