Giovane di Spoleto tra le macerie di Amatrice: la testimonianza
E’ un cuore distrutto dal dolore vissuto per quasi 48 ore ad Amatrice, quello del giovane spoletino Giacomo Proietti che nella tragica notte di mercoledì è corso nel piccolo comune laziale per cercare i nonni ultrasettantenni della sua fidanzata, Ilaria di Castelsantangelo sul Nera.
Purtroppo l’anziana è stata ritrovata giovedì senza vita sotto le macerie della sua abitazione, mentre il nonno è sopravvissuto al violento terremoto ma è gravemente ferito e ricoverato in un’ospedale della zona.
“Sono arrivato all’alba e mi sono trovato di fronte scene di guerra, il caos era totale. Indossavo la maglia delle onoranze funebri Amen con cui collaboro perché quella mattina avrei dovuto lavorare. Ho quindi spiegato ai primi soccorritori che cercavo due anziani ma che potevo anche essere d’aiuto con le salme che venivano estratte continuamente da cumuli di macerie”
“Abbiamo quindi cominciato a trasportare le vittime prima in un piccolo cortile del centro, ma già dopo alcune ore era stata allestita una necropoli ai piedi di Amatrice, dove i familiari dei dispersi accedevano per l’identificazione. La macchina dei soccorsi è stata straordinaria già di prima mattina c’era un’immensa colonna di mezzi in arrivo: dall’esercito ai pompieri fino al personale sanitario. In tarda mattina il paesino era pieno di personale competente che continua a lavorare, nonostante le scosse continue, per cui ho iniziato ad aiutare la Croce Rossa a scaricare i beni di prima necessità arrivati coi tir, soprattutto acqua e cibi in scatola per i sopravvissuti e gli operatori al lavoro”.
“Tracce dei nonni di Ilaria non ne abbiamo avute per moltissime ore. Pensa – racconta – che abbiamo appreso che il nonno era stato estratto vivo da una foto postata su Facebook da un gruppo di Casapound e vista da un nostro conoscente che ci ha subito avvertito. I familiari della mia fidanzata hanno quindi iniziato a girare per gli ospedali della zona e alla fine lo hanno trovato in quello di Chieti, purtroppo è ferito gravemente”.
“Della nonna invece non c’erano notizie e giovedì abbiamo richiesto formalmente un nuovo sopralluogo tra le macerie del palazzo in cui abitavano e lì tragicamente è stato recuperato il corpo senza vita della salma. Venerdì mattina ho lasciato Amatrice col cuore pieno di dolore”.