Spoleto, guerra alle “processionarie” prima che sia troppo tardi

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Le processionarie sono farfalle le cui larve (bruchi) possiedono dei peli altamente urticanti che possono provocare gravi reazioni allergiche e infiammatorie negli animali e nell’uomo: il Comune di Spoleto sta provvedendo ad effettuare gli interventi per la bonifica dei nidi nelle aree di propria competenza, in ambito privato invece, è indispensabile la piena collaborazione dei cittadini per garantire il contenimento delle infestazioni entro limiti accettabili; per questo si raccomanda a tutti i cittadini, proprietari di aree verdi e amministratori di condominio che abbiano in gestione aree verdi private su territorio comunale, di effettuare opportune verifiche sugli alberi a dimora nelle rispettive proprietà ed eventualmente procedere alla loro rimozione e distruzione con fuoco o tramite sotterramento, entro il mese di febbraio.

Nel periodo invernale, i cittadini possono chiedere informazioni o segnalare al Comune la presenza di alberi infestati da processionarie: se la situazione ricade in aree di competenza pubblica, i servizi preposti possono intervenire direttamente; se invece l’infestazione riguarda giardini o corti di privati, gli stessi servizi non possono intervenire ma possono dare indicazioni utili per la risoluzione della problematica.

Sul sito istituzionale del Comune di Spoleto è possibile scaricare un documento informativo relativo alla problematica da questo link: www.comunespoleto.gov.it/la-citta/qualita-territorio-e-ambiente/tutela-dellambiente 

I nidi della specie più diffusa, la processionaria del pino, si presentano in forma di grosse masse bianche o marroncino chiaro, sericee e globose, localizzate soprattutto nei rami più alti ed esterni; vengono costruiti in inverno tra dicembre e febbraio e si schiudono ad aprile, quando i bruchi scendono dalle piante e si osservano in processione (uno dietro l’altro) sui tronchi e a terra; questo è il momento potenzialmente più pericoloso dal punto di vista sanitario, poiché i peli urticanti presenti sul corpo dei bruchi si staccano facilmente e possono essere trasportati anche dal vento.

La specie di processionaria più diffusa, la Processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa), infesta soprattutto le conifere (pini, cedri, larici), i nidi sono bianchi e sericei e vengono costruiti sui rami più alti, esterni ed esposti a Sud; i nidi della Processionaria della quercia (Thaumetopoea processionaria) invece, vengono generalmente rilevati sulle piante di Rovere, Roverella e Farnia, hanno forma appiattita e possono essere localizzati alla base delle piante, lungo il tronco oppure all’impalcatura dei rami principali. Gli interventi da attuare sono soprattutto di tipo preventivo: entro il mese di febbraio, ovvero prima che i bruchi scendano dalle piante, i nidi devono essere: rimossi meccanicamente e infine distrutti con il fuoco; è consigliabile far effettuare tali operazioni da ditte e personale specializzato.