Spoleto, sindaco Cardarelli e assessore Profili replicano alle accuse

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Sul tema della riorganizzazione, questa mattina il Sindaco Fabrizio Cardarelli e l’assessore al personale Gianmarco Profili, hanno fornito risposte e chiarimenti nel corso di un incontro con i giornalisti a cui ha partecipato anche il Presidente del Consiglio comunale Giampiero Panfili, insieme ad alcuni membri della Giunta e del massimo consesso cittadino.

La conferenza stampa è stata aperta dall’intervento dell’assessore Profili: “Innanzitutto va ricordato che, nonostante la normativa imponesse un contenimento delle spese relative al personale già nella finanziaria 2007 attraverso un accorpamento dei servizi e una conseguente diminuzione del personale dirigenziale, la passata amministrazione ha di fatto compiuto il percorso contrario, aumentando il numero dei dirigenti e, attraverso i concorsi, ingessando qualsiasi nostra libertà di manovra. Riteniamo paradossali – ha aggiunto Profili – le critiche mosse all’amministrazione comunale da parte di chi è responsabile della situazione in cui ci troviamo, soprattutto alla luce della condizione che abbiamo ereditato e della necessità di adeguarci ai dettami previsti dalla normativa passata e presente. Per quanto riguarda le funzioni gestionali in capo all’attuale comandante della Polizia Municipale, va specificato che quelli dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione sono dei pareri, sicuramente importanti, ma che non possono avere la priorità rispetto a quanto previsto nella Legge di Stabilità 2016, dove viene espressamente indicato che, per il corretto funzionamento degli uffici, il conferimento degli incarichi dirigenziali può essere attribuito senza alcun vincolo di esclusività anche al dirigente della polizia municipale”.

“Purtroppo – sono state le parole del Sindaco Cardarelli – le questioni relative al cosiddetto buco di bilancio, con gli avvisi di conclusione delle indagini che ne sono conseguiti, hanno reso necessaria da parte nostra una scelta che non poteva essere diversa da quella contenuta nel decreto sindacale, in quanto l’Ente si considera parte offesa. Lo stesso criterio è stato adottato anche per quanto riguarda gli incarichi relativi al settore urbanistico. Pur non essendoci un obbligo previsto dalla legge, né una vera causa di incompatibilità o inconferibilità, abbiamo ritenuto opportuno non affidare all’attuale dirigente della Direzione tecnica anche le funzioni relative al rilascio dei titoli edilizi e alle attività connesse alla vigilanza edilizia. Questo anche per restituire, a tutti coloro che lavorano quotidianamente in un settore così delicato, un clima di maggiore serenità. Detto questo va ricordato che gli incarichi che abbiamo conferito ai cinque dirigenti sono non solo il frutto della situazione contingente, ma anche e soprattutto di una valutazione puntuale delle loro capacità e dei loro curricula professionali, per cui siamo fermamente convinti di aver agito nell’interesse dell’Ente”.