Spoleto, ma c’è ancora qualcuno? C’è chi non si rassegna.
Come al solito tra pagine di fb, tra le foto di alberi, presepi e cene, c’è anche qualche spunto interessante come questo che vi proponiamo, di una vecchia conoscenza. Uno che, a modo suo, sapeva alzare la voce, non sempre ascoltata, ma comunque ci provava.Davanti a questo silenzio imbarazzante che accompagna la vita cittadina in tutte le sue manifestazioni. lancia un grido d’allarme che noi di Spoleto7giorni raccogliamo.
Anche noi siamo sconcertati dal silenzio che accompagna anche decisioni importanti della nostra polis a anche a noi come a Segio, piacerebbe sentire qualche grido che si levi a dire : Ci siamo, a siamo ancora vivi.
Ecco quanto anticipato
IL RUMORE DEL SILENZIO
La mia citta’, da un po’ di tempo, e’ immersa in un mare di…silenzio.
Ed a volte il silenzio, sia voluto, che subito, fa piu’ rumore del frastuono, soprattutto se rende stagnante ed innocua ogni azione di analisi e giudizio.
E non e’ solo quello sintomatico di questa notte, che ha presentato al nuovo anno una citta’ deserta.
Tutto sembra ovattato, senza scossoni, senza polemiche, senza proposte concrete, ma anche senza critiche od opposizioni.
C’e’ chi la chiama pacificazione, chi rassegnazione, chi apatia.
Sta di fatto che sembra una citta’ sottoposta alla cura del cloroformio.
Sono esagerato?
Magari!!!!!!!!
Anche chi balla potrebbe essere preso per pazzo da chi e’ sordo e non puo’ sentire la musica.
Faccio qualche esempio, come semplice cittadino, accantonando i naturali condizionamenti di parte.
Partiamo dalla sanita’ e dall’ASL2.
Negli ultimi due mesi, all’ospedale di Branca, e’ stata inaugurata la nuova sofisticata TAC, ed e’ stato annunciato che verra’ a breve istituito un Centro Regionale di Riabilitazione Cardiologica.
In quello di Orvieto e’ stato inaugurato il Centro diurno per la cura delle attivita’ fisiche.
A Foligno, nuova sede della Riabilitazione Territoriale, con taglio del nastro per 16 posti in piu’ nel reparto di Medicina d’Urgenza; sempre a Foligno in dirittura di arrivo l’altra inaugurazione del servizio per l’infanzia con ritardo nello sviluppo.
A Terni nuova sala operatoria 3D e nuova Riabilitazione intensiva neurologica, nonche’ il nuovo reparto di Nefrologia e Dialisi.
Tutto questo in soli due mesi.
E a Spoleto?
Sono passate settimane e settimane, dalla palesata intenzione istituzionale di indire un tavolo di concertazione fra Foligno e Spoleto per addivenire ad una equa razionalizzazione dei servizi fra i due ospedali, azione fondamentale per non ridimensionare il nostro San Matteo.
Come sta andando?
Boh, tutto tace!
Eppure chi lo dovrebbe fare e’ persona seria: basterebbe tampinarlo!!!
Cerchiamo di non costruire il “tavolo” quando e’ finito il “legno”.
Andiamo avanti.
Si e’ fatto tanto chiasso per i pochi chilometri che ancora mancano al completamento delle nuove direttrici viarie, Foligno- Macerata, Fossato di Vico-Ancona, Terni-Rieti, con manifestazioni di ogni genere, alle quali hanno partecipato tutti quelli che “contano”.
Per la nostra Tre Valli?
“Ci stiamo lavorando” – e’ la risposta piu’ usata nel tempo.
Non si sa come, dove, con chi e con quali risultati.
O meglio, i risultati sono evidenti.
E pensare che, grazie alla Carispo ed alla sua Fondazione, questa strada puo’ vantare i progetti approvati da decenni, ma i soldi non arrivano e prendono sempre altre direzioni.
Di contro pero’, sono tre anni che ci promettono l’ampliamento della Flaminia verso Terni, con 7 chilometri fra galleria e nuova strada.
Peccato pero’ che nessuno abbia mai esibito un progetto reale, una pur minima autorizzazione, una concretezza sul futuro finanziamento dell’opera.
Dobbiamo prendere coscienza che senza le giuste infrastrutture, non potra’ esserci sviluppo, competitivita’ e futuro.
Che si sta facendo concretamente?
Boh!!!!!!!
Quiete assoluta!!
Arriviamo alla terza considerazione.
Il Giubileo della misericordia portera’ milioni di pellegrini in Umbria.
Spoleto, oltre che per la vicinanza con Roma e per le sue naturali bellezze, sarebbe baricentrica per chi vuol visitare in breve tempo le citta’ umbre a vocazione religiosa.
Dannoso e’ il grogiolarsi sulla presenza sporadica e periodica di turisti mordi e fuggi.
Non dobbiamo rallegrarci solo per quelli che arrivano, ma dobbiamo pensare a quelli che sarebbero potuti arrivare.
Inutile protestare per la non fermata della Freccia Bianca.
Non si fermera’ mai se non lavoriamo affinche’ aumentino quei “miseri” 14 passeggeri che si prevede potrebbero salire su quel treno!!!!!!!!
Cosa e’ stato fatto di particolare per attirare i pellegrini? Da quel che mi risulta, nulla.
E se qualcuno ha fatto qualcosa, non si e’ visto.
Potrei aggiungere tante altre considerazioni, come lo stallo occupazionale, con il lavoro che si perde o non si trova, i negozi che aprono e chiudono, i giovani che se ne vanno, e cosi’ via.
Mi fermo qui.
Contavo molto, al di la’ degli schieramenti diversi, sulla possibilita’ che Spoleto cambiasse verso, vista l’esperienza, l’onesta’ intellettuale e le capacita’ dimostrate da chi deve dare l’input.
Ci conto ancora.
Anche se, a malincuore, devo constatare che una risposta incidiva ancora non c’e’ stata.
E’ anche vero che con pochi soldi, non si puo’ fare piu’ di tanto.
Considerando pero’che questo gia’ si sapeva a priori, non so quanto possa costare la fantasia, l’inventiva, il generale coinvolgimento, il desiderio vero del provarci e magari rischiare anche.
Quando l’acqua e’ troppo cheta, nasconde sempre il fondale.
Si commetterebbe di contro il piu’ grave errore di ingenuita’ se si equiparasse la staticita’ e la non reazione, al necessario consenso.
Comunque, essendo ottimista per natura, in questo inquietante dormire, nonostante tutto, nutro ancora fiducia per un futuro riscatto di questa mia citta’.
Mi auguro quindi che nel 2016 si pigi il piede sull’acceleratore del fare e non solo del dire; del progettare e non solo del contenere; del camminare e non solo dell’aspettare.
E’ il rumore della mia speranza?
Forse si o, magari, e’ quello della certezza che mi porta a pensare che solo nella forza dell’insieme si trova la via d’uscita.
Basterebbe dare un po’ piu’ voce al silenzio!
Buon Anno a tutti.
(Sergio Grifoni)
Forse noi spoletini non abbiamo motivi di unione. Poco ci accomuna. La nostra realtá sociale è fatta di tante piccole isolette divise da fondali profondi e paurosi. La nostra bellissima cittá non ha una rete di di anime che la amano e che si amano. Non abbiamo più nemmeno la voglia di volerci bene, di giocare per la nostra squadra. Sospettosi ed agganciati alle nostre poche certezze, viviamo guardole mentre si riducono giorno dopo giorno. Ormai la politica non può più fare nulla. La merce di scambio non c’è più….e pensare che quella era l’ unica risorsa o quasi. Come fare a tornare a volerci bene in questo tempo di crisi?
La soluzione potrebbe essere quella di creare dei motivi per essere uniti…un pò come fanno i nostri vicini di Foligno che hanno una invidiabile rete sociale, in grado di raggiungere i più alti livelli della governace regionale.. ed oltre. Sottolineo che questa rete ha dato origine a personaggi che sono diventati .. poi, punti di riferimento per l’Umbria. Ecco perchè i nostri vicini continuano a mietere successi.
Forse noi spoletini non abbiamo motivi di unione. Poco ci accomuna. La nostra realtá sociale è fatta di tante piccole isolette divise da fondali profondi e paurosi. La nostra bellissima cittá non ha una rete di di anime che la amano e che si amano. Non abbiamo più nemmeno la voglia di volerci bene, di giocare per la nostra squadra. Sospettosi ed agganciati alle nostre poche certezze, viviamo guardole mentre si riducono giorno dopo giorno. Ormai la politica non può più fare nulla. La merce di scambio non c’è più….e pensare che quella era l’ unica risorsa o quasi. Come fare a tornare a volerci bene in questo tempo di crisi?
La soluzione potrebbe essere quella di creare dei motivi per essere uniti…un pò come fanno i nostri vicini di Foligno che hanno una invidiabile rete sociale, in grado di raggiungere i più alti livelli della governace regionale.. ed oltre. Sottolineo che questa rete ha dato origine a personaggi che sono diventati .. poi, punti di riferimento per l’Umbria. Ecco perchè i nostri vicini continuano a mietere successi.
Lascio lo stesso commento che ho messo ad un post di Leonilde Gambetti tramite Carlo De Marchis: “Spoleto è morta. Economicamente, Socialmente, Politicamente e in molta umanità. Quasi converrebbe “scioglierla” e dividere i pezzi fra Foligno e Terni….”
Lascio lo stesso commento che ho messo ad un post di Leonilde Gambetti tramite Carlo De Marchis: “Spoleto è morta. Economicamente, Socialmente, Politicamente e in molta umanità. Quasi converrebbe “scioglierla” e dividere i pezzi fra Foligno e Terni….”
a mio avviso non è il “silenzio fisico” il più grave….bensì il “silenzio mentale”…………e per quello ci sono “illustri esponenti”…………..a cominciare da quelli che per sentirsi “qualcuno” raccontano balle … gli altri vi giudicano per quello che siete…..sentirvi “qualcuno”…è solo una vostra illusione
a mio avviso non è il “silenzio fisico” il più grave….bensì il “silenzio mentale”…………e per quello ci sono “illustri esponenti”…………..a cominciare da quelli che per sentirsi “qualcuno” raccontano balle … gli altri vi giudicano per quello che siete…..sentirvi “qualcuno”…è solo una vostra illusione