Spoleto, mozione M5S “Orti Urbani” votata all’unanimità

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“Ci siamo già attivati e dato indicazione all’Assessore urbanistico Cappelletti rispetto ad alcune particelle catastali che riteniamo potenzialmente idonee per lo sviluppo di aree dedicate agli orti urbani”

Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione del Movimento 5 Stelle spoletino dove si chiede l’applicazione della legge regionale  2 aprile 2014 n. 3, la quale prevede una serie di iniziative a sostegno dell’agricoltura sostenibile ovvero per la valorizzazione, la riqualificazione e la diffusione delle conoscenze e delle pratiche relative all’agricoltura urbana e peri-urbana, con particolare riguardo ai giovani e ai soggetti in difficoltà (cassaintegrati e disoccupati).

La legge prevede l’istituzione del “banco della terra”, ovvero un semplice censimento di tutti i terreni a vocazione agricola di proprietà comunale; siano essi incolti, in stato di abbandono e/o degrado in quanto richiedono costi di manutenzione che il Comune non può sostenere.

“In questo senso”, dicono i 5 stelle “ci siamo già attivati e dato indicazione all’Assessore urbanistico Cappelletti rispetto ad alcune particelle catastali che riteniamo potenzialmente idonee per lo sviluppo di aree dedicate agli orti urbani, auspicando che queste entrino a pieno titolo a far parte del PRG in discussione e che dovrebbe essere approvato entro la fine dell’anno.

A breve depositeremo nelle commissioni competenti anche la nostra proposta di regolamento, in linea con le pratiche di orti urbani già esistenti e promosse dall’Anci e da Italia Nostra in diversi comuni anche umbri e allo scopo che siano garantite come prioritarie le fasce giovanili e dei lavoratori in difficoltà.

Se l’Assessore Campagnani ha espresso qualche riserva sul valore occupazionale che questa iniziativa può ricoprire, al contrario noi crediamo che una buona politica degli orti urbani, se ben gestita e realizzata, possa dare il via a un nuovo futuro economico, chiamatela anche riconversione economica, della città nel rispetto della sua vocazione rurale e agricola, nonché turistica e culturale, ed entrare nella rete di mercati a Km0 e biologici, promozione dei prodotti tipici, promozione delle buone prassi agricole da divulgare nelle scuole e nella filiera agricola, attraverso eventi e convegni che facciano di Spoleto punto di attrazione in e fuori regione.”