La Mozione di Monini e Speranza approvata all’unanimità
Salvaguardia delle eccellenze dell’ospedale di Spoleto, con particolare riferimento al dipartimento di chirurgia robotica, e richiesta di revocare il dott. Sandro Fratini dall’incarico di direttore generale della USL2: questo il contenuto della mozione firmata da Zefferino Monini di “Rinnovamento per Spoleto” e di Gianluca Speranza per “Spoleto Popolare” che è stata approvata all’unanimità – 19 voti a favore – lunedì 28 settembre durante la seduta di Consiglio comunale.
La richiesta di revoca dall’incarico di Direttore generale è motivata dai comportamenti che il direttore ha avuto nei confronti della città di Spoleto giudicati tali da “non consentire di riconoscerlo quale referente per il territorio”. La mozione si riferisce in particolare alla vicenda del concorso per il primario di chirurgia robotica, un reparto del nosocomio spoletino diventato negli anni un centro di eccellenza a livello nazionale.
Nel testo della mozione si sottolinea come “l’esito del concorso ha visto quale primo nel punteggio un medico privo di esperienza specifica nella chirurgia robotica” e come, in ragione di quelle che vengono definite “numerose incongruenze”, il concorso per l’assegnazione del posto di primario sia stato impugnato davanti al TAR. Dopo le numerose prese di posizione da parte di associazioni cittadine e politiche e l’intervento del Sindaco Fabrizio Cardarelli presso la Regione per mantenere le eccellenze nel campo della chirurgia robotica, Fratini – si legge nella mozione – “aveva promesso che sarebbe stata adottata una soluzione per istituire un dipartimento di chirurgia robotica individuando il dott. Patriti come responsabile dell’istituendo dipartimento”.
Dopo innumerevoli sollecitazioni per mantenere le promesse fatte alla città, Fratini comunicava di aver individuato Patriti come “non meglio precisato referente provvisorio della struttura semplice di robotica” senza comprendere quali “siano l’ampiezza e le dimensioni di autonomia” della struttura. I contenuti di quella nota, definiti “defatigatori” e l’atteggiamento assunto dal Direttore Generale della USL2 a seguito di un percorso che ha impegnato l’intera città, risultano “offensivi della dignità e del ruolo assunto dall’Amministrazione nella vicenda”, oltreché svilite “tutte le componenti politiche e sociali che sono intervenute al fine di tutelare le istanze cittadine”
Da qui la decisione di chiedere la revoca di Fratini dall’incarico.