Spoleto, novità sugli ultimi 7 casi di tubercolosi tra maestre e bimbi
Una richiesta di informazioni diretta alla USL Umbria 2 dopo le notizie degli ultimi 7 casi risultati positivi alla tubercolosi. È questo, in estrema sintesi, il contenuto della lettera inviata ieri mattina dal vicesindaco Maria Elena Bececco e indirizzata al Direttore Generale Sandro Fratini e al Direttore Sanitario di Presidio Franco Santocchia.
“Non avendo avuto comunicazioni tempestive da parte della USL Umbria 2 sui nuovi casi – ha spiegato il vicesindaco Bececco – ho ritenuto doveroso approfondire la questione per cercare di dare certezza ai dirigenti scolastici, ai docenti e alle famiglie in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico”.
Nella lettera infatti, oltre a stigmatizzare la mancata informazione anche ai dirigenti scolastici e agli uffici comunali, il vicesindaco ha richiesto alla USL Umbria 2 una dichiarazione ufficiale in merito ad eventuali “elementi ostativi all’apertura dell’anno scolastico, prevista per il 14 settembre, in materia di sicurezza sanitaria e comunque l’indicazione dei corretti comportamenti atti a garantire la salute pubblica”.
“Non vi sono situazioni legate al caso di TBC […]che necessitino della adozione di provvedimenti da parte di codesta autorità comunale e non ci sono elementi, riferiti a tale situazione, ostativi all’apertura dell’anno scolastico”.
Queste le rassicurazioni contenute nella risposta che il dott. Santocchia ha inviato nel pomeriggio di ieri, spiegando che “gli ulteriori casi risultati positivi, ma negativi ai controlli radiografici, al pari di quelli individuati nella prima fase di indagine, non sono pericolosi di trasmettere l’infezione e pertanto non soggetti a provvedimenti contumaciali. Nel caso della malattia tubercolare, infatti, solo i soggetti malati sono in grado di trasmettere il contagio e le indagini eseguite sono funzionali proprio a prevenire lo sviluppo della malattia in soggetti infettati dal caso indice”.
Ulteriori informazioni sono state fornite dalla USL anche per quanto riguarda la bambina malata di tubercolosi che, dopo aver eseguito le necessarie terapie, ha ricevuto dai sanitari che l’hanno avuta in cura “un certificato di riammissibilità a scuola che i genitori esibiranno al dirigente scolastico”.
“Stiamo lavorando con spirito assolutamente costruttivo e nell’esclusivo interesse dei nostri concittadini – ha aggiunto il vicesindaco Bececco – Per questo ringraziamo il dott. Santocchia per averci fornito le ulteriori informazioni richieste, nella certezza che, da qui in avanti, sapremo adottare modalità di comunicazione più celeri e dirette”.
Per ogni ulteriore informazione la USL Umbria 2 ha fornito i contatti del dott. Marco Facincani e della dr.ssa M. Claudia Paoloni: 0743210701 – 0743210730 – 074320700.
Il problema non è più relativo a questo caso, rientrato infatti nella sicurezza. I bambini risultati positivi,per fortuna , non sono malati e quindi nemmeno contagiosi. Il problema vero è che queste cose non devono più accadere, i genitori non devono mandare a scuola i figli malati, ma difronte all’incoscienza di alcuni genitori la scuola deve avere la possibilità di chiamare il servizio sanitario e segnalare il caso. Prepariamoci ormai saremo invasi da malattie che da noi non esistono da anni. La scuola deve stare più attenta per tutelare la salute dei nostri ragazzi. u
Il problema non è più relativo a questo caso, rientrato infatti nella sicurezza. I bambini risultati positivi,per fortuna , non sono malati e quindi nemmeno contagiosi. Il problema vero è che queste cose non devono più accadere, i genitori non devono mandare a scuola i figli malati, ma difronte all’incoscienza di alcuni genitori la scuola deve avere la possibilità di chiamare il servizio sanitario e segnalare il caso. Prepariamoci ormai saremo invasi da malattie che da noi non esistono da anni. La scuola deve stare più attenta per tutelare la salute dei nostri ragazzi. u
carla scrive:
Il tuo commento è in attesa di moderazione
12 settembre 2015 alle 10:46
Se non fosse stata tolta la norma, per cui solo con il certificato medico si possono riammetere a scuola gli alunni assenti per motivi di salute, tutto questo non sarebbe successo!!!!!!! Da genitore, invito le famiglie a muoversi in tal senso….bisogna che le istituzioni prendano atto che la salute generale viene prima della tutela della privacy!!!!!!!! Inoltre vorrei capire che cosa ha fatto, per mesi, il pediatra della bambina malata!!!!!
carla scrive:
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12 settembre 2015 alle 10:46
Se non fosse stata tolta la norma, per cui solo con il certificato medico si possono riammetere a scuola gli alunni assenti per motivi di salute, tutto questo non sarebbe successo!!!!!!! Da genitore, invito le famiglie a muoversi in tal senso….bisogna che le istituzioni prendano atto che la salute generale viene prima della tutela della privacy!!!!!!!! Inoltre vorrei capire che cosa ha fatto, per mesi, il pediatra della bambina malata!!!!!