Spoleto, studenti del liceo artistico alla scoperta degli antichi Umbri

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Negli scorsi giorni la classe IIA del Liceo Artistico dell’I.S.S. Pontano-Sansi-L. Leonardi-A. Volta di Spoleto, grazie all’interesse della Prof.ssa Camilla Mariani Zucchi, ha partecipato ad un percorso didattico volto alla conoscenza e alla valorizzazione delle straordinarie scoperte archeologiche della necropoli di Piazza d’Armi, risalenti al VII secolo a.C.
Il progetto è stato ideato e promosso dall’Associazione Culturale Astra Onlus, formata da un gruppo di giovani archeologi italiani e tedeschi che lavorano da anni sul territorio spoletino e che hanno partecipato allo scavo, al restauro, allo studio e all’esposizione dei reperti della necropoli stessa, sempre con il consenso e con l’appoggio della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria e aiutato negli ultimi tempi con un finanziamento tedesco dall’Istituto Archeologico Germanico (DAI) di Roma dedicato proprio allo studio di una piccola parte della necropoli di Piazza d’Armi, ormai diventata importantissima al livello scientifico internazionale ma finora purtroppo poco valorizzata al livello comunale e regionale.

La prima parte del progetto scolastico si è svolta presso la sala capitolare del Liceo Artistico, dove attraverso proiezioni di materiale inedito e approfondimenti storici gli studenti hanno potuto apprezzare l’importanza dell’antico popolo degli Umbri e la ricchezza dei reperti spoletini.

Successivamente con la visita al Museo Archeologico di Spoleto, hanno potuto verificare di persona le caratteristiche e la bellezza dei reperti tra cui spiccano i quattro “scettri del re”, il sonaglio in bronzo della “bambina sacerdotessa”, i dischi-corazza bronzei del “piccolo principe” e le attrezzature da falegname nelle tombe dei guerrieri. 

La loro guida, l’archeologo Dott. Nicola Bruni era a disposizione per ogni dubbio o curiosità.

 
Tale esperienza didattica presentata lo scorso settembre in occasione di Spoleto per la Scuola, rappresenta il primo passo di un progetto voluto ed elaborato dagli stessi archeologi autori dello scavo per dare seguito ad una delle più interessanti scoperte effettuate in Umbria negli ultimi anni, proponendo un percorso che la restituisca a patrimonio di tutti i cittadini.
 
Come spesso accade infatti per mancanza di interesse e di risorse adeguate molti tesori del passato rimangono nascosti agli occhi dei non addetti ai lavori, e il primo tassello di questa faticosa riscoperta e valorizzazione passa per le scuole, rendendo partecipi gli studenti di questo periodo ancora sconosciuto della nostra storia più antica.
Le fasi successive sono quelle del restauro delle numerose sepolture ancora inedite, dello studio e della valorizzazione attraverso iniziative scientifiche, divulgative e turistiche di respiro nazionale ed internazionale.