Spoleto, Pd contrario all’aumento di capitale di Bps
“L’operazione con cui il Banco di Desio vuole approvare l’aumento di capitale della Banca Popolare di Spoleto, di cui detiene il pacchetto di maggioranza, convocando l’assemblea straordinaria dei soci per il 30 marzo, è uno schiaffo alla città ed agli oltre 19 mila soci della Spoleto Credito & Servizi. Se ciò si verificasse, infatti, quest’ultimi si vedranno azzerare la propria partecipazione nell’Istituto di Credito”.
E’ questo il duro monito del Pd spoletino alla vigilia di una assemblea, come quella convocata da Banco di Desio, che potrebbe segnare la “fine” della gloriosa storia della Banca Popolare di Spoleto e, con essa, mortificare l’impegno ed i sacrifici con cui migliaia di soci e dipendenti avevano dato un ruolo primario nell’economia umbra alla Bps.
“Il recente dispositivo della sentenza del Consiglio di Stato, emanata il 18 dicembre 2014 e depositata lo scorso 9 febbraio, con cui si annulla di fatto il commissariamento dell’Istituto, disposto dal ministero dell’Economia nel 2013 su proposta della Banca d’Italia – prosegue il Pd – ha evidenziato le anomalie nella vicenda che ha portato Banco di Desio ad acquisire il controllo della Banca Popolare di Spoleto. Giova ricordare, infatti, che secondo il Consiglio di Stato nell’iter che ha portato al commissariamento della Banca Popolare di Spoleto, è stata compiuta una grave irregolarità, in quanto il ministero dell’Economia e delle finanze non ha eseguito un’autonoma attività istruttoria affidandosi alla sola valutazione di Bankitalia. Per questo motivo, il Pd di Spoleto ritiene che l’operazione di aumento di capitale decisa da Banco di Desio, sia foriera di effetti giuridicamente illegittimi derivanti dalla statuizione della sentenza del Consiglio di Stato, i quali possono ripercuotersi sugli azionisti della Banca in primis, sui circa 19 mila soci della ex controllante Spoleto Credito & Servizi, ma soprattutto sul tessuto economico cittadino e regionale”.
Il Pd spoletino, quindi, si schiererà, incondizionatamente, a fianco degli azionisti della Bps e dei soci della Spoleto Credito & Servizi appoggiandone in toto le iniziative di tutela dei propri interessi legittimi, patrimoniali ed economici.
“Auspichiamo – conclude il Pd – che, alla luce dei recenti sviluppi giudiziari, Banco di Desio riconsideri la propria decisione, che significherebbe sancire una rottura insanabile con il contesto socio economico spoletino e regionale”.