Cardarelli: “Presto dal prefetto per riuso sociale dei beni sequestrati a Spoleto”
“Non intendiamo temporeggiare, faremo tutte le azioni necessarie per la gestione a fini sociali dei beni confiscati alle mafie a Spoleto”. E’ l’impegno del sindaco Fabrizio Cardarelli, intervenuto all’incontro organizzato ieri sera alla Sala Frau a margine del film “La nostra terra”.
Il sindaco ha espresso l’intenzione di incontrare a breve, sulla questione, il prefetto Antonella De Miro. L’incontro è stato organizzato da Libera Spoleto e Sala Frau in collaborazione con il Gruppo di acquisto solidale biologico di Legambiente, Aiab Umbria e L’Erica. Tutto esaurito al botteghino del cinema per il film di Giulio Manfredonia, che con i volti di Stefano Accorsi, Sergio Rubini e Iaia Forte racconta il lavoro difficile e la vittoria sulle mafie delle cooperative attive sui terreni confiscati. Presente una bella rappresentanza degli studenti dell’Istituto Alberghiero “De Carolis”.
Dopo il film , introdotto dal regista Marco Valerio Carrara, il coordinatore di Libera Umbria Walter Cardinali ha ricordato il lavoro che si sta portando avanti sull’unico bene umbro confiscato restituito, ad oggi, alla collettività: quello di Col di Pila a Pietralunga, dove da tre anni di svolgono in estate campi di lavoro e di formazione per ragazzi provenienti da tutta Italia. Ha invitato, inoltre, alla XX Giornata nazionale dell’impegno e della memoria delle vittime di mafia, che quest’anno si terrà a Bologna il 21 marzo, primo giorno di primavera: da Spoleto partirà un autobus (chi è interessato a partecipare può scrivere a liberaspoleto@gmail.com).
Alla serata, aperta a tutta la cittadinanza e alla quale sono stati invitati anche i consiglieri comunali (per condividere, come è proprio di Libera, informazioni e percorsi con chi è chiamato a prendere decisioni che toccano la vita di tutti) hanno partecipato gli assessori alle Politiche sociali Maria Elena Bececco, ai Lavori pubblici Angelo Loretoni e alla Cultura Gianni Quaranta. Non è potuto intervenire il capitano dei Carabinieri di Spoleto Marco Belilli perché trattenuto da un caso urgente in caserma, come ha riferito telefonicamente agli organizzatori nel corso della serata.
Si è trattato anche di un’occasione di raccolta di adesioni e di tesseramento per la rete di antimafia sociale, che fonda il proprio sostentamento sulle tessere annuali (per chi sceglie di sostenere Libera il costo della tessera annuale, incluso l’abbonamento alla rivista “Narcomafie”, è di 15 euro dai 25 anni in su, 5 euro dai 18 ai 25 anni, 1 euro fino a 18 anni).
L’iniziativa è stata possibile grazie all’impegno delle volontarie e dei volontari di Libera, grazie al Gruppo d’acquisto solidale biologico di Legambiente, grazie al caseificio di Opagna di Domenico di Porzio, a Tommaso Coricelli e in particolare grazie alla presenza di Giacomina Maltempi (azienda “Il castello del sole”) e della sua collaboratrice Michelangela.
Un ringraziamento speciale per la disponibilità va ai gestori della Sala Frau, Silvia Quaranta e Carlo Carlini, per i quali proprio con “La nostra terra” si conclude l’esperienza della gestione della storica sala cinematografica.