Spoleto, Villa Redenta diventa proprietà del Comune

Foto Michele Pincanelli
Foto Michele Pincanelli

Spoleto, Villa Redenta diventa proprietà del Comune

Il Comune di Spoleto potrebbe diventare proprietario di Villa Redenta. La clamorosa novità è stata annunciata dal sindaco Fabrizio Cardarelli ai rappresentanti delle associazioni Città Nuova, Cittadinanza Attiva e Legambiente durante un summit servito a fare il punto sull’ipotesi di alienazione della struttura come previsto nel piano predisposto dalla Provincia di Perugia che è proprietaria dell’immobile.

“Un’ipotesi quella della vendita – ha detto il sindaco – che stiamo superando perché l’Ente provinciale ha avanzato una proposta di permuta. La Provincia si assumerebbe la titolarità di un nostro immobile scolastico mentre il Comune diventerebbe proprietario di Villa Redenta.

È una soluzione che ci interessa percorrere e che tuttavia stiamo valutando con la massima attenzione perché sono in ancora in ballo questioni di natura legale, tra la Provincia e il precedente gestore della struttura, che devono essere risolte e che vogliamo essere sicuri non rappresentino ulteriori costi o oneri per il Comune.

Rimane prioritario per noi – conclude il Sindaco – cercare le migliori soluzione utili a far sì che la città si riappropri di un patrimonio pubblico che rappresenta una vera risorsa per Spoleto, un contenitore culturale formidabile, uno spazio di assoluto pregio che è nostra intenzione valorizzare al meglio”.

4 Responses

  1. Nel suddetto commento, ho sbagliato il nome della “Villa, non e’ Villa Candida di Foligno, ma Villa Fidelia di Spello. Vi prego di correggere l’errore. Grazie

  2. Nel suddetto commento, ho sbagliato il nome della “Villa, non e’ Villa Candida di Foligno, ma Villa Fidelia di Spello. Vi prego di correggere l’errore. Grazie

  3. Fermo restando la indiscutibile necessita’ di far restare Villa Redenta patrimonio pubblico, non capisco (forse perche’ non ho info adeguate) perche’ la Provincia, che e’ Ente pubblico, debba chiedere in permuta un edificio scolastico comunale.
    Se non ricordo male, ci aveva gia’ “provato” qualche anno fa, quando aveva ipotizzato l’acquisizione del palazzo di piazza Moretti (ex magistrali per intenderci) in cambio del completamento dei lavori dell’Istituto Alberghiero e dell’attuazione del polo umanistico.
    Si dira’ che la Provincia ha bisogno di soldi ed e’ costretta a vendere i propri beni o a permutarli.
    Questo puo’ essere anche comprensibile.
    Sono pero’ certo che il Sindaco Cardarelli vigilera’ affinche’ la Provincia si comporti nello stesso modo anche negli altri territori, dove esistono beni da alienare (mi viene in mente Villa Candida). Quei territori cioe’ della Provincia che negli anni hanno beneficiato di “particolari” interventi ed aiuti.
    Ecco, per esempio, se come Villa Redenta non si vendera’ piu’ Villa Candida, che succedera’ di quest’ultima? La passera’ alla Regione? E, se per ipotesi, dovesse passarla al Comune di Foligno, quale bene immobile chiedera’ in cambio.
    La Provincia, per intenderci, non ci regala nulla, perche’ il territorio di Spoleto, e gli spoletini, negli ultimi decenni hanno versato tanto nelle sue casse, ricevendo poco in cambio.
    Quindi, ben venga ma, vigilare affinche’ non si facciano figli e figliastri.y

  4. Fermo restando la indiscutibile necessita’ di far restare Villa Redenta patrimonio pubblico, non capisco (forse perche’ non ho info adeguate) perche’ la Provincia, che e’ Ente pubblico, debba chiedere in permuta un edificio scolastico comunale.
    Se non ricordo male, ci aveva gia’ “provato” qualche anno fa, quando aveva ipotizzato l’acquisizione del palazzo di piazza Moretti (ex magistrali per intenderci) in cambio del completamento dei lavori dell’Istituto Alberghiero e dell’attuazione del polo umanistico.
    Si dira’ che la Provincia ha bisogno di soldi ed e’ costretta a vendere i propri beni o a permutarli.
    Questo puo’ essere anche comprensibile.
    Sono pero’ certo che il Sindaco Cardarelli vigilera’ affinche’ la Provincia si comporti nello stesso modo anche negli altri territori, dove esistono beni da alienare (mi viene in mente Villa Candida). Quei territori cioe’ della Provincia che negli anni hanno beneficiato di “particolari” interventi ed aiuti.
    Ecco, per esempio, se come Villa Redenta non si vendera’ piu’ Villa Candida, che succedera’ di quest’ultima? La passera’ alla Regione? E, se per ipotesi, dovesse passarla al Comune di Foligno, quale bene immobile chiedera’ in cambio.
    La Provincia, per intenderci, non ci regala nulla, perche’ il territorio di Spoleto, e gli spoletini, negli ultimi decenni hanno versato tanto nelle sue casse, ricevendo poco in cambio.
    Quindi, ben venga ma, vigilare affinche’ non si facciano figli e figliastri.y

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