Spoleto, lo sviluppo rurale passa anche per il mantenimento dei servizi

poste_italiane_chiuse-300x1671Spoleto, lo sviluppo rurale passa anche per il mantenimento dei servizi

Pubblichiamo un interessante punto di vista espresso da un nostro lettore, Marco Morganti, tra i commenti sull’intervento dell’ex senatore Domenico Benedetti Valentini e relativo alla chiusura degli uffici postali.

Sono perfettamente d’accordo con l’avvocato ed ex senatore Domenico Benedetti Valentini e vorrei aggiungere che nelle zone montane e/o svantaggiate molto spesso vengono spesi milioni di euro, (e lo dico con cognizione di causa) per degli interventi inutili e spesso anche dannosi, o per cose che la natura stessa realizzerebbe in modo gratuito, come ad esempio i soldi spesi per l’avviamento di cedui all’alto fusto: basterebbe non tagliarli e si trasformerebbero col tempo in fustaie (ammesso che le condizioni stazionali lo permettano e che ciò sia tecnicamente ed economicamente conveniente, spesso ho visto cedui avviati all’alto fusto dove il legname di modesta pezzatura è stato smacchiato con i muli, mi dovrebbero spiegare come faranno, tra qualche decennio a tirare fuori dal bosco tronchi da segheria di cinque metri di lunghezza).

Dico questo per puntualizzare che il tanto sbandierato “Sviluppo Rurale” non passa soltanto per il governo dei boschi o per i sacrosanti aiuti all’agricoltura, ma può anche significare l’investimento di fondi dedicati al mantenimento e all’incremento dei servizi di base, perché se il vero problema delle zone rurali e montane è quello dello spopolamento è bene che la politica investa per creare le giuste condizioni per cui tornare a vivere in qui luoghi diventi appetibile e vantaggioso con evidenti riflessi positivi anche per le zone urbane oggi più densamente popolate.

Nei nostri paesi quando muore qualcuno si piange due volte: una volta per la scomparsa del caro estinto e una volta per la consapevolezza che col defunto se ne va anche un pezzo del paese che probabilmente non verrà mai più sostituito. Politici pensateci prima che si arrivi a un punto di non ritorno, a volte una scuola, un ufficio postale o un presidio sanitario, anche se anti economici in senso tecnico, valgono molto di più di una pineta.