Spoleto ha bisogno di Osservatorio per la sicurezza?

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Riceviamo e pubblichiamo un intervento del generale della Guardia di Finanza Palmerini inviatoci dal dottore ed ex consigliere comunale Maurizio Hanke

“Alcuni giorni prima delle elezioni comunali, il movimento Spoleto SI illustrò, nel corso di una conferenza stampa, alcune proposte per la nuova amministrazione comunale.

Le proposte riguardavano: la creazione di un assessorato per la legalità e la trasparenza, con il compito, tra l’altro, di monitorare i contratti di fornitura di beni e servizi, la creazione di uno sportello del cittadino per fornire assistenza nei rapporti tra il cittadino e il comune, in particolare nei tributi comunali, e la creazione di un Osservatorio per la sicurezza personale e patrimoniale dei cittadini di Spoleto. Quest’ultima proposta (la sola) provocò molta curiosità nei pochi, ma attenti presenti.

La proposta era intesa a costituire un organismo al quale avrebbero dovuto partecipare, non solo i rappresentanti delle forze di polizia, ma anche i rappresentanti del Comune, delle organizzazioni sindacali, della società civile, dell’industria, del commercio e dell’artigianato.

Scopo dell’Osservatorio era quello di monitorare, non solo i fenomeni di criminalità comune (droga, furti, rapine etc.), ma anche la situazione economica della città, al fine, anche e soprattutto, di prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico di Spoleto. Nel corso della conferenza stampa venne precisato che non si era a conoscenza di “casi reali” (altrimenti li avremmo denunciati immediatamente all’autorità Giudiziaria); la nostra proposta nasceva dal fatto che nei mesi scorsi alcune indagini delle forze di polizia, coordinate dalle Direzioni Distrettuali Antimafia, avevano portato a decine di arresti in Umbria e a numerosi sequestri di beni ad organizzazioni criminali di stampo mafioso (è di alcuni giorni fa un’altra indagine dello stesso tipo).

Lo scopo, quindi, dell’istituzione di un Osservatorio per la sicurezza personale e patrimoniale dei cittadini di Spoleto, era quello di monitorare il fenomeno criminale ai fini della prevenzione e repressione.
Per quanto atteneva la sicurezza patrimoniale dei cittadini, l’Osservatorio avrebbe dovuto monitorare i fenomeni economici nella nostra città al fine di prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico di Spoleto. La recente confisca di fabbricati e terreni nel comune di Spoleto nei confronti di due imprenditori siciliani che “ seppure non organici, sono ritenuti contigui a cosa nostra agrigentina” (da il Messaggero Umbria del 28 gennaio u.s.) costituisce, a nostro parere, un segnale preoccupante.

Spoleto SI ravvisa, quindi la necessità e l’urgenza della costituzione dell’Osservatorio per la sicurezza personale ed economica dei cittadini di Spoleto. Aggiungiamo, inoltre, un’ulteriore frase significativa tratta sempre dall’articolo de Il Messaggero dell’Umbria “……che l’Umbria non sia immune dal rischio di infiltrazioni e dall’impiego di capitali di provenienza mafiosa è un dato di fatto che questa operazione su Spoleto della Direzione investigativa antimafia di Agrigento non fa che confermare…….”

Non crediamo ci sia bisogno di altri commenti.