In città è esplosa una moda. In tanti già gli spoletini immortalati con la maschera di Chaplin. Ma come è nato questo fenomeno?
Tra il 25 e il 28 giugno a Bologna si celebrerà il centenario dell’indimenticabile “Vagabondo” impersonato da Charlie Chaplin. Il film è stato restaurato nell’ambito del “Progetto Chaplin”, un progetto della Cineteca di Bologna che dal 1998 ad oggi ha restaurato praticamente tutte le opere cinematografiche di Chaplin, riportandole al loro splendore originale.
Così la Cineteca di Bologna, anche in occasione del lancio della versione restaurato di Tempi Moderni, ha organizzato un contest chiedendo ai cittadini di portare la maschera di Charlot nei luoghi che più amano della propria città.
L’iniziativa è stata raccolta dalla neonata Cinema Sala Pegasus, poi Leonilde Gambetti, una delle nostre più dinamiche cittadine (attivissima politicamente e anche nello sport essendo una pioniera de L’armata Brancaleone), nonché una delle più energiche negozianti di Corso Garibaldi (IVANA MODA BIMBI), anch’essa affascinata dall’iniziativa bolognese, quasi per scherzo, ha chiesto ad altri spoletini di farsi delle foto con la maschera di Chaplin.
Sono bastate un paio di foto ed è subito scattata la viralità di questo fenomeno. In molti infatti si sono fatti ritrarre con indosso la maschera del grande attore coi baffetti.
“Mi è piaciuto tantissimo il film. E mi piace l’idea che i commercianti partecipino anche a iniziative di carattere culturale. La ritengo una operazione di comarketing: noi promuoviamo Chaplin e Chaplin promuove noi. Infatti le foto sono state subito ripostate da tutti i commercianti amplificando l’iniziativa.”, dice Leonilde Gambetti.
E siamo certi che non è finita qui.
Nota di colore: una ragazza, vedendo un manichino della vetrina di Ivana Moda Bimbi con la maschera di Charlie Chaplin, ha esclamato in spoletino: “Va ‘n’mbo, Hitler!”