Spoleto, Barbanera(ConSpoleto) al vetriolo: “non si può sperimentare sulla pelle di chi lavora
Non è il solito comunicato, è un’intervista nata per caso, ma sviluppatasi come un vero J’accuse, che Tommaso Barbanera, presidente di ConSpoleto, lancia all’amministrazione.
Lo spunto è sempre la chiusura del centro storico, altra iniziativa della giunta Cardarelli che ha sollevato diversi malcontenti.
“Bisognava aspettare la fine di Marzo e poi semmai chiudere, dice Barbanera, anzi aggiungo che per incentivare la gente ad andare in centro avrebbero dovuto mettere i parcheggi gratuiti a tempo. Il turismo in questi mesi non c’è, e gli spoletini così non ci andranno più al centro neanche per sbaglio.
Rischiamo di fare la fine di Perugia, che ha già avuto la mobilità alternativa prima di noi, e che di fatto, ha ridotto il centro un covo di gente indesiderata, come spacciatori, malviventi, persone pericolose, che hanno allontanato tutti.
Il Comune dice che la chiusura è un provvedimento sperimentale, ma non si può fare tentativi che ricadono pesantemente sulla pelle di chi al centro ci lavora e con fatica ogni giorno alza la serranda.
Mi auguro come certamente sarà, che dietro questa decisione ci sia un progetto lungimirante che rivitalizzerà la zona, ma è ora che l’amministrazione palesi e comunichi questo progetto, altrimenti uno potrebbe pensare che stiamo navigando a vista.
Intanto però, mentre non si fa niente per portare i turisti in città, agli albergatori sono stati chiesti degli aumenti per pagare il transito delle auto di chi alloggia al centro passando da 3 a 5 euro. E non è tutto, mi è giunta voce che per i turisti che metteranno la macchina ai parcheggi della Posterna o SpoletoSphera, una notte a Spoleto potrebbe costare addirittura 16 euro, ma questo non ho ancora potuto verificarlo. Cifre assurde, se vogliamo che qualcuno preferisca noi ad Assisi, Todi, Orvieto Perugia o Gubbio.
Spero di sbagliarmi, ma non siamo sulla strada giusta”.
Parole dure, senza peli sulla lingua come suo costume, piene di amarezza di chi, da tempo si trova spesso, ad inventarsi l’inventabile per portare qualcuno a Spoleto.
Francesco Ragni