Secondo il PD Musco dovrà lasciare l’incarico il prossimo 6 luglio
Ennesimo capitolo della questione ASE e del suo amministratore unico, Musco. Stavolta, dopo un botta e risposta tra Martellini e lo stesso Musco, la parola torna al Pd:
Finalmente, verrebbe da dire. La “telenovela” che ha accompagnato la nomina dell’amministratore dell’Ase, Angelo Musco è giunta al termine con la nuova delibera che mette fine all’indegno teatrino, cui hanno fatto assistere i cittadini, i protagonisti di questa vicenda: il sindaco Cardarelli, lo stesso amministratore dell’Ase Angelo Musco, ma soprattutto il segretario comunale Mario Ruggieri.
La linea che ha sempre coerentemente portato avanti il Partito Democratico, alla fine, è risultata quella giusta. Una vittoria in nome della legalità e del rispetto della legge, che né Musco né il Sindaco Cardarelli volevano accettare facendosi scudo di interpretazioni giuridiche assolutamente di comodo.
La normativa dell’art. 6 del D.L. n. 90/2014, ribadisce il Gruppo Consiliare del Pd, era chiara sin dall’inizio della vicenda, anche senza la circolare interpretativa del ministero della Semplificazione e Pubblica amministrazione. In sostanza, l’art. 6 del D.L. n. 90 del 2014, come convertito dalla Legge n. 114/2014, vieta di erogare compensi o emolumenti a lavoratori pubblici o privati in quiescenza che assumono incarichi di Governo delle Amministrazioni locali o di Enti o società da esse controllati e pertanto tali incarichi sono gratuiti. Inoltre, nella delibera assembleare dell’Ase del 7/7/2014, con cui è stato nominato amministratore unico della medesima società il Dott. Angelo Musco, è scritto che tale incarico è gratuito, come risulta dall’estratto del verbale dell’assemblea ordinaria n. 3.
Stupisce che, COME APPARSO SU ARTICOLI DI CARTA STAMPATA, dopo la delibera dell’assemblea del 22 gennaio scorso, l’amministratore SI chieda ANCORA se IL SUO INCARICO A TITOLO GRATUITO ATTIENE SOLO AL PRIMO ANNO, a partire DALLA SUA NOMINA OVVIAMENTE, OPPURE RIGUARDA ANCHE GLI ANNI SUCCESSIVI. No, egregio dottor Musco, Lei dovrà lasciarlo il 6 luglio prossimo e le borse di studio, sempre se vorrà continuare a farlo, dovrà finanziarle attingendo al suo conto corrente e non certo, come Le avevano fatto credere i suoi ineffabili consiglieri giuridici, con i soldi di un compenso che non le sarebbe spettato sin dal giorno in cui si è insediato.
Insomma, egregio dott. Musco, non se la prenda con chi, come il Gruppo Consiliare del Pd, le ha imposto il rispetto della legge in nome della legalità e della trasparenza, ma con i pressappochisti di cui si circonda l’amministrazione che l’ha nominato.
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