Nelle tv della Valnerina si vedono solo 4 dei 17 canali Rai: la protesta
di Marco Morganti
Recentemente mi sono preso la briga di comunicare tramite il servizio segnalazioni del sito RAI la mancata ricezione sul territorio della media Valnerina di 13 canali televisivi sui 17 trasmessi in chiaro dal servizio pubblico.
Dopo diversi giorni, sono stato contattato telefonicamente da un operatore della RAI il quale mi ha tranquillamente comunicato che il problema non è di carattere tecnico né, tantomeno, economico. Mi ha infatti detto che l’azienda potrebbe, con una semplice “apertura delle frequenze”, trasmettere da subito, tutti i canali disponibili. Ciò che osta tale operazione, a detta del mio interlocutore, è la mancanza d’autorizzazione da parte del competente Ministero che, per ragioni incomprensibili, in fase di avvio delle trasmissioni su digitale terrestre, non ha autorizzato l’aggiornamento di alcuni ripetitori dislocati sul territorio nazionale tra i quali appunto quelli della nostra zona.
Sembra inverosimile ma questo è quello che mi è stato riferito. Su mia precisa richiesta, le soluzioni prospettate dall’interlocutore RAI sarebbero due:
· se si è in possesso di una parabola acquistare un ricevitore RAI SAT al prezzo di 83 euro (ne servirebbe però uno per ogni apparecchio);
· sensibilizzare le amministrazioni locali per far sì che si facciano portavoce del problema presso le sedi competenti.
Personalmente ritengo che la più giusta e percorribile sia la seconda, anche perché non è giusto richiedere costi aggiuntivi per un servizio che dovrebbe essere normalmente erogato con il semplice pagamento del già esoso canone.
Detto questo, a prescindere dai motivi e dalle cause che ostano l’invio del segnale, attraverso il Vostro sito, mi rivolgo alle istituzioni, in maniera particolare ai sindaci affinché rappresentino tale problematica (forse sarebbe più corretto chiamarla ingiustizia) presso le sedi competenti. Mi sono permesso a tal proposito di preparare un Ordine del Giorno utile a tale finalità.