Spoleto, rubato questo quadro di De Gregorio due giorni fa.
Apprendiamo del trafugamento di questo quadro di Giuseppe De Gregorio. La famiglia chiede di poterlo segnalare se visto da qualche parte, poichè è di grosse dimensioni.
La segnalazione:
Questo è la foto del quadro di Giuseppe De Gregorio rubato nella notte fra il 4 ed il 5 Gennaio da una casa privata di Perugia. L’opera intitolata “Farfalla e Fiore Cardinale” misura 120×150 ed è stato esposto nella recente antologica di Palazzo Collicola a Spoleto. Sembra strano che i ladri abbiano scelto di portare via quest’opera dalle dimensioni ingombranti, come se fosse un furto su commissione. Speriamo che pubblicandone l’immagine,qualcuno lo possa notare da qualche parte e segnalarla alla famiglia o alle forze dell’ordine.
Chi era Giuseppe De Gergorio
Nasce a Spoleto da madre spoletina e padre siciliano, Agatino, anche lui pittore. Il nonno paterno era stato docente di pittura all’Accademia di belle arti di Catania, ma De Gregorio, contrariamente alle tradizioni familiari, è un autodidatta, non frequenta scuole d’arte ma si forma nella città natale a contatto con l’ambiente artistico umbro. La sua attività artistica inizia alla fine degli anni quaranta. Dal 1947 partecipa a mostre sia collettive sia personali; per la I Mostra Regionale d’Arte Contemporanea di Spoleto avrà la presentazione in catalogo di Leoncillo Leonardi.
Ottiene i primi riconoscimenti ufficiali e vince alcuni premi, tra cui nel 1948 il Premio città di Orvieto.
Rappresentante di spicco del cosiddetto Gruppo di Spoleto[1], conosciuto anche come Gruppo dei sei, fondato nel 1953 insieme a giovani artisti quali Filippo Marignoli, Giannetto Orsini, Ugo Rambaldi, Piero Raspi e Bruno Toscano (rigorosamente in ordine alfabetico come da loro stessi indicato), De Gregorio viene ben presto segnalato dalla critica più autorevole come una delle giovani promesse dell’arte italiana.[2] La sua pittura viene presentata da Francesco Arcangeli, Maurizio Calvesi, Giovanni Carandente, Enrico Crispolti, Raffaele De Grada, Mario Mafai, Carlo Munari e altri.
Un vivace clima culturale caratterizza la Spoleto di quegli anni; la felice condizione dell’arte favorisce la nascita del Premio Spoleto, istituito nel 1953 anche su iniziativa dello stesso Gruppo dei sei. La manifestazione è finalizzata a valorizzare giovani artisti, pittori e scultori. In tale occasione De Gregorio suscita l’interesse di un importante gallerista romano Bruno Sargentini della galleria L’Attico. Inizia così la sua storia di successi.
Partecipa a rassegne importanti in Italia e all’estero:[3] alla VII Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma nel 1956, e ancora alla nona nel 1966 e all’undicesima nel 1986; nel 1964 alla XXXII Biennale di Veneziae al Premio Fiorino di Firenze. Nel 1965 partecipa alla prima edizione del “Premio nazionale di Pittura” di Corciano, risultando vincitore, come pure, per la quarta edizione.
Nel 1974 si trasferisce a Firenze con la famiglia, la moglie Rosa e la figlia Daniela, ma resta sempre legato alla sua città natale. Nel 1977 il Festival dei Due Mondi gli dedica una mostra personale; nel 1978, su invito del maestro Giancarlo Menotti, realizza il manifesto del XXI Festival.[4] Nel 1986 e poi nel 1999 esegue il manifesto per Umbria Jazz.
Nel 1997 torna definitivamente a vivere a Spoleto.
Si spegne all’alba del 31 dicembre 2007 nella sua casa di Spoleto.(Da Wikipedia)