Spoleto, i lavori degli studenti in mostra con le foto del grande Lewis Hine
Si svolgerà a Spoleto dal 21 Dicembre al 14 Gennaio al piano nobile del Palazzo Leonetti-Luparini, recentemente restaurato che si trova nella parte monumentale del centro storico di fronte al Palazzo Comunale e prossimo alla Casa Romana, la mostra itinerante “Infanzia rubata. Lewis W.Hine: le immagini che turbarono l’America” prodotta dalla Fondazione Alberto Colonnetti di Torino. La mostra approda a Spoleto dopo aver fatto tappa a Chivasso (TO), Cavallermaggiore (CN), Burolo (TO), Torino, Cuneo, Rimini, Biella.
La mostra presenta 81 foto che documentano il fenomeno dello sfruttamento del lavoro minorile in America tra la fine dell’ottocento ed il primo trentennio del novecento scattate dal fotografo Lewis Wickes Hine appositamente selezionate e riprodotte su supporto rigido. La mostra è corredata da un DVD che riproduce molte delle foto presenti. Hine è l’autore della celebre immagine che ritrae gli operai mentre consumano il pasto durante la pausa pranzo seduti su una trave sospesa nel vuoto sostenuta da una gru. Negli anni ’10 si batteva per l’abolizione del lavoro minorile ed inventò il fotoreportage di denuncia sociale. Alla mostra “Infanzia rubata. Lewis W.Hine.
Le immagini che turbarono l’America” allestita presso Palazzo Leonetti-Luparini se ne affiancherà una seconda che si terrà al “Cantiere Oberdan”, dal titolo “L’infanzia rubata oggi. Indagine sullo sfruttamento e sulla sofferenza infantile e minorile nel mondo globalizzato “, dislocata quest’ultima nella parte bassa del Centro storico, che documenta lo sfruttamento dei minori nel mondo globalizzato di oggi. I materiali raccolti ricostruiscono l’impiego lavorativo dei bambini in attività pesanti, estendendosi al fenomeno dei bambini soldato, il turismo sessuale, il commercio d’organi, il diritto all’istruzione etc.
Una sezione della mostra, allestita nel teatrino interno, è incentrata su video e Power Point prodotti dalla Fondazione Colonnetti, o tratti dalla Rete, o realizzati da altre classi di altre scuole presenti nelle città che precedentemente hanno ospitato tale evento. Le due mostre fanno parte di un progetto elaborato dal comitato di gestione del “Cantiere Oberdan” inserito nel P(iano dell’) O(fferta) F(ormativa) del Comune di Spoleto, grazie all’interessamento dell’Assessore ai Servizi Sociali e vice-Sindaco Maria Elena Bececco, al quale hanno aderito alcune classi di ogni ordine ed indirizzo di studio (quattro classi della scuola elementare “Le Corone”, due classi terze della scuola media “A. Manzoni”, una terza classe del Liceo delle Scienze Umane, tre classi dell’Istituto Tecnico Superiore).
Hanno dato la loro adesione al progetto la Sezione Provinciale Umbra dell’UNICEF e l’Associazione Genitori onlus-Sezione di Terni. Quest’ultimo agisce territorialmente supportando i genitori che adottano bambini nelle pratiche lunghe che accompagnano l’adozione e, a seguire, nella fase di ambientamento.
L’Associazione Genitori ha svolto nel “Cantiere Oberdan” iniziative finalizzate alla conoscenza delle problematiche specifiche dell’adozione. Nella mostra presso il “Cantiere Oberdan” una sezione sarà dedicata alle associazioni ed enti che si prodigano nel mondo a restituire ad alcuni fortunati bambini la loro infanzia ed una dedicata ai bambini coraggio che hanno denunciato lo stato di sfruttamento.
Lo svolgimento delle mostre nel periodo natalizio non è casuale. Il Natale è infatti la festa della rinascita spirituale dell’uomo che affida la sue speranze di rigenerazione ad un Dio-bambino.