La protesta di un cittadino
Arriva forte e chiara la protesta di un cittadino che a vedere le bellezze della sua città in rovina e lasciate a se stesse proprio non ci sta.
Spoleto, ci scrive il cittadino arrabbiato, «è -detto alla Pasolini- un paese circolare dove tutto cambia per restare com’è, dove il tempo scorre ma non passa».
E così il nostro lettore passa in rassegna i monumenti della città come la Rocca, che «nasconde ancora tesori che aspettano di essere esaltati, nascosta, essa stessa, ancora a molti spoletini» o il Ponte delle Torri, violentato da tanta trascuratezza e ignoranza.
E che dire dell’anfiteatro?
«Quanto tempo -si domanda il lettore- dovrà ancora passare prima che questa augusta testimonianza possa tornare godibile e di proprietà dei cittadini?»
E poi «fonti, fontane, fontanelle memorie perdute di un tempo non tanto lontano, desuete, trascurate, inutilizzate.»
«Il Giro della Rocca, passeggiata panoramica, oscurata da rovi e da piante che non hanno niente in comune con il nostro territorio. Un uliveto abbandonato che chiarisce se mai ce ne fosse bisogno,la sensibilità e il gusto di chi ci amministra. L’Eremo di San Leonardo uno dei primi insediamenti del cristianesimo, ormai ridotto ad un mucchio di sassi.
Per contro -continua l’uomo- le scale mobili, inutili, brutte,costose, deturpanti, oltre ad essere un brutto esempio di educazione motoria. Otto minuti di salute in meno.»
Non solo. Gli ultimi anni, conclude il nostro lettore, hanno portato a Spoleto solo supermercati: «uno, due, tre, quattro e così via, vendendo di tutto, dal pane ai pantaloni. E ora è in arrivo un grosso centro commerciale, così che gli spoletini invece di passeggiare tra le bellezze della loro storia, lo faranno nell’oblio della tecnologia.»
Di seguito due foto che testimoniano l’incuria in cui è lasciata la città e per sistemarle, dice il cittadino, non ci vogliono soldi!
Condivido in toto, … Spoleto ” basta che se magna “
Condivido in toto, … Spoleto ” basta che se magna “