Spoleto, mistero sulla fermata del Freccia bianca: il documento dei pendolari

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Il Comitato Viaggiatori di Spoleto informa che ad oggi manca la certezza che con il prossimo orario ferroviario che entrerà in vigore il 14 dicembre venga ripristinata la fermata del Frecciabianca a Spoleto e sia così ridata alla città dei Due Mondi la possibilità di raggiungere la Capitale in tempi ragionevoli e, comunque, in linea con il ruolo internazionale che Spoleto ha assunto negli ultimi decenni.

Quello che preoccupa ė la mancanza di chiarezza, l’assenza di un piano strategico, quasi che il problema sia marginale e quindi solo spoletino e non, al contrario, umbro. Da qualche anno a questa parte si assiste infatti, nella quasi totale indifferenza dell’amministrazione regionale, ad un progressivo smantellamento delle comunicazioni veloci con Roma. L’isolamento dell’Umbria viene così sancito – di fatto – accettando passivamente le decisioni unilaterali di Trenitalia. Ci chiediamo se sia questa la strada da seguire per rilanciare il turismo e, più in generale, l’economia della nostra regione.

Per questa ragione, insieme alle associazioni di categoria, agli enti culturali della nostra città e ai singoli cittadini di Spoleto e della Valnerina, chiediamo che la Regione assuma ufficialmente una posizione chiara, ponendo a Trenitalia il problema dei collegamenti come vitale per il futuro dell’Umbria. Nei giorni scorsi abbiamo indirizzato una lettera alla Presidente della Regione Umbria Catiusia Marini, chiedendo il suo autorevole intervento.

Siamo sicuri della sua attenzione e della possibilità di invertire una tendenza ormai scritta nei fatti. A tale proposito, vorremmo ricordare che la qualifica di Città riconosciuta dall’Unesco non è un riconoscimento onorifico e basta, ma implica il mantenimento di precisi doveri, a cominciare dalla vivibilità e dal rispetto della propria storia, della vocazione e delle potenzialità faticosamente acquisite.