Spoleto, imbrattate le mura di villa Redenta dopo la protesta
Non c’è certezza che i giovani dei centri sociali che sabato pomeriggio hanno protestato di fronte al carcere di Maiano siano gli autori delle scritte comparse sulle mura di Villa Redenta in via Flaminia, ma anche negli spazi pubblicitari della rotonda del viale della Stazione, tuttavia considerando i messaggi contenuti la probabilità è alta.
L’azione di protesta sarebbe collegata alla pubblicazione di una lettera di un detenuto di Maiano che racconta di maltrattamenti da parte degli agenti della penitenziaria di Terni. Lo scritto mette in relazione il suicidio di un giovane detenuto con questi comportamenti.
Questo il motivo della protesta e delle scritte che inneggiano “No al 41bis”.
Sinceramente io gli scriverei in faccia “No agli atti vandalici!”con vernice indelebile. Ma possibile che non si rendono conto dei soldi che ci fanno spendere per cancellare queste scritte? Possibile che non riescono a trovare altri modi per comunicare civilmente le loro necessità o pensieri?
Sinceramente io gli scriverei in faccia “No agli atti vandalici!”con vernice indelebile. Ma possibile che non si rendono conto dei soldi che ci fanno spendere per cancellare queste scritte? Possibile che non riescono a trovare altri modi per comunicare civilmente le loro necessità o pensieri?