31 ottobre: Vade retro Halloween
Siamo riusciti ad importare tutto, persino una festa idiota e macabra come Halloween, incentivata probabilmente anche dall’introduzione della lingua inglese alle scuole elementari.
Pur di trovare pretesti ed escamotage per insegnare qualche parolina inglese ai bimbi che, ovviamente, non capiscono per quale motivo debbano fare il doppio sforzo di imparare la propria e l’altrui lingua così piccini, Halloween è entrato nel palinsesto didattico nelle scuole oltre che nelle abitudini festivaliere di molti universitari.
Potrebbe sembrare un giudizio severo e bacchettone, ma proprio non se ne può più di maschere di teschi, smorfie di pura, macabre atmosfere di una festa che dimostra tutta la cupezza e la tristezza delle tradizioni nordiche. Così nella terra del sole della pizza e del mandolino ci siamo ritrovati imbrigliati in pipistrelli, “sorci morti”, gatti neri, teschi e buie cantine illuminate da demenziali zucche dal volto umano.
Si, a me Halloween fa letteralmente schifo, ma a quanto riporta l’ansa, sono in buona compagnia.
In preghiera nella notte di Halloween per ribadire che questa festa “non appartiene alle radici cristiane”: all’Istituto Serafico di Assisi si tiene una adorazione permanente, come succede dal giorno della visita di Papa Francesco, il 4 ottobre 2013. Ma stavolta la preghiera si prolunga anche di notte. “Non vuole essere una polemica con le feste di Halloween” dice il vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino, ribadendo che questa festa “non appartiene alle nostre radici cristiane”.
FR
Le radici cristiane.. caro Francesco le radici non bastano, ci vuole anche il fusto i rami e le foglie per diventare solidi alberi. Altrimenti ci si deve accontentare di essere zucche. Vuote.
Le radici cristiane.. caro Francesco le radici non bastano, ci vuole anche il fusto i rami e le foglie per diventare solidi alberi. Altrimenti ci si deve accontentare di essere zucche. Vuote.