Riceviamo e volentieri pubblichiamo la replica di Spoleto 5 stelle al pezzo uscito ieri sul nostro blog.
Caro Francesco, che dire, in parte, e solo in parte, hai ragione. Precisiamo però alcune cose.
Il movimento 5 stelle non nasce esclusivamente per un momento elettorale, anzi spesso le elezioni ci spiazzano, nessuno di noi fa il politico di professione, siamo tutti cittadini volontari. Alle amministrative ciò che è stato sbagliato è stato l’aver dato aspettative molto alte e quindi un onorevole 12,8% può sembrare una sonora sconfitta.
Negli animi di giugno e dei mesi successivi è sicuramente affiorato lo sconforto per una aspettativa andata delusa.
Caro Francesco, ci stiamo provando:
– I nostri incontri-meetup li facciamo tutti i lunedì alle 21,30. Per ora stiamo al centro civico di Cortaccione, non avendo grosse disponibilità finanziarie
– Stiamo lavorando ad un tavolo Regionale, insieme agli altri gruppi umbri in vista delle prossime regionali, per dare magari la possibilità a uno spoletino di portare le istanze cittadine al consiglio regionale umbro
-Stiamo allestendo un nuovo banchetto per venerdì 17 e sabato 18 per informare i cittadini sul significato e le ripercussioni negative sul progetto della E45-autostrada
– Avremo un gazebo al Circo Massimo per Italia a 5 stelle (vedremo se riusciremo anche con Foligno e Spello)
– A LUGLIO 2014 è stata depositata in Senato una interrogazione per la Scuola di Polizia, scritta interamente a Spoleto.
Questo è il lavoro che stiamo approntando, anche con risorse umane in diminuzione dovuto al fatto che molti nostri giovani iscritti sono andati via da Spoleto, chi in altre città, chi in altri Stati. Infine, vorremmo ricordare che il Movimento si regge sulla partecipazione e non sulla delega. Chi crede a questo progetto ci aiuti a realizzarlo e non resti solo spettatore.
Il movimento nasce anche per sottrarre la cosa pubblica alle caste e riportarla fra la gente, ma se la gente non apprezza questo grossissimo strumento e continua a delegare non possiamo crocifiggere quei pochi che stanno lavorando per molti.
Senza partecipazione non si va lontano e comunque non si va verso la democrazia!
Il movimento nasce anche per sottrarre la cosa pubblica alle caste e riportarla fra la gente, ma se la gente non apprezza questo grossissimo strumento e continua a delegare non possiamo crocifiggere quei pochi che stanno lavorando per molti.
Senza partecipazione non si va lontano e comunque non si va verso la democrazia!