Spoleto, non tutte le feste sono piene di droga, c'è molto di più

rave 2Spoleto, polemiche dopo l’ordinanza del Sindaco di Assisi in seguito al rave di sabato.

C’è chi lo ha definito un rave, chi una semplice festa, ma tanto è  che il sindaco della città di San Francesco ha preso dei provvedimenti piuttosto drastici.

Ora la questione si è spostata sull’opportunità o meno da parte del sindaco di bollare come “non consoni al luogo” certi eventi e chi invece crede di sentirsi discriminato e sopratutto non capito . La difficoltà di comunicazione generazionale non è certo un problema che scoprono i ragazzi che sostengono il cosiddetto rave di sabato (o party per evitare inutili polemiche) e il sindaco di Assisi o i benpensanti che non gradiscono certi eventi, sopratutto se come location utilizzano il piazzale antistante un monumento come la Rocca.

Chi ha ragione ? Probabilmente tutti e nessuno. 

Da parte loro i ragazzi rivendicano l’incapacità di un “certo mondo”  di capire il loro, forse quasi più un tentativo di far sentire che esistono, come spiega questo commento che qui riportiamo  

“Imparate a distinguere un rave da una semplice festa.
Sono feste basate sulla musica non sulla droga come altri pensano.
Prima si dovrebbe imparare ad aprire la mente perché non tutte le manifestazioni “non convenzionali” sono una scusa di giovani sciagurati per utilizzare droghe, dietro c’è molto di più! Tutto un altro mondo! E non conoscerlo non da il diritto alle persone di giudicarlo, screditarlo è tanto meno distruggerlo!”

Dall’altra c’è il sindaco turbato dall’arrivo della polizia, dalla circolazione di droga, dalla difesa di un luogo che abitualmente si immagina deputato per eventi di altra natura, dalla perdita di controllo dell’ordine pubblico.

Giudicare è complicato si rischia di essere bacchettoni o in caso contrario degli irresponsabili . Viene anche in mente la frase della canzone di De Andrè : “La gente spesso da buoni consigli, sentendosi come Gesù nel tempio, la gente spesso da buoni consigli se non può più dare cattivo esempio.”

La trasgressione c’è sempre stata e sempre ci sarà.  A volte  è soltanto una questione generazionale, a volte è sintomo di una incapacità di comunicare che spinge due mondi a respingersi piuttosto che conoscersi.

In ogni caso forse l’unica cosa di sicuro condannabile è, se c’è stato, l’uso di droghe. Sono sostanze che, comunque la si voglia mettere, creano una pericolosità e spesso una incapacità a gestire le proprie azioni.

Dopo l’arringa conclusiva non si riesce a dare un verdetto finale, ma sarebbe bello comunque  poter aprire un dibattito.

2 Responses

  1. Scusate ma invece di rave lo volete chiamare EVENTO mica perché a forza de daje la gente ci crede anche, che alla Rocca maggiore di Assisi, cittadina di pace, sia stato possibile organizzare un Rave o come lo volete chiamare… fatto sta che non serve aprire un dibattito ma serve guardare avanti senza dire menzogne su un evento ben riuscito e ben organizzato dal mio punto di vista e vorrei aggiungere Legale e a norma!!!

  2. Scusate ma invece di rave lo volete chiamare EVENTO mica perché a forza de daje la gente ci crede anche, che alla Rocca maggiore di Assisi, cittadina di pace, sia stato possibile organizzare un Rave o come lo volete chiamare… fatto sta che non serve aprire un dibattito ma serve guardare avanti senza dire menzogne su un evento ben riuscito e ben organizzato dal mio punto di vista e vorrei aggiungere Legale e a norma!!!

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