Marconi Spoleto, intervista al centrale Mirko Miscione

Marconi Spoleto, intervista al centrale Mirko Miscione
Marconi Spoleto, intervista al centrale Mirko Miscione

Il centrale sbarca a Spoleto con un grande entusiasmo, ritrovando gli ex compagni di squadra Cavaccini e Pierpaolo Re

Torna in Umbria dopo aver vestito le maglie del Cus Perugia e di Foligno il centrale Mirko Miscione. Un ‘colosso’ di oltre due metri che andrà a rinforzare la batteria di centrali a disposizione di coach Paolo Restani, pronto a far vedere all’allenatore, ai nuovi compagni e al pubblico spoletino le sue grandi doti in attacco e a muro.

Benvenuto Mirko, contento di tornare in Umbria e a Spoleto in particolare?
Contentissimo, tutti sanno che la Monini è una società molto seria e se la dirigenza ha deciso coinvolgermi in un progetto così ambizioso non potevo tirarmi indietro. E’ una società che ama la pallavolo e che ambisce a palcoscenici prestigiosi, io e i miei nuovi compagni proveremo con tutte le nostre forze a regalare questo sogno alla dirigenza e a tutti i tifosi.

Tra i nuovi compagni ritroverai Cavaccini, con cui hai giocato l’anno scorso ad Olbia
Mi fa davvero molto piacere, è un ottima persona oltre che un ottimo giocatore. Ma a Spoleto ritroverò anche altre vecchie conoscenze, tra cui il direttore sportivo Pierpaolo Re, contro cui giocai qualche stagione fa. Quando mi ha chiamato al telefono gliel’ho subito ricordato.

Quali sono le tua caratteristiche tecniche, c’è un fondamentale in cui ti distingui?
Mi ritengo un giocatore abbastanza completo, credo di avere buone doti sia in attacco che a muro con nessuno dei due fondamentali decisamente superiore rispetto all’altro. Al giorno d’oggi un centrale, se vuole giocare in piazze importanti, deve allenarsi costantemente in tutti i fondamentali.

Sei pronto a mettere queste tue qualità al servizio della squadra?
Assolutamente si. Voglio contribuire alla vittoria del campionato, deve essere questo il nostro obiettivo. Certo, la stagione sarà lunga e ricca di insidie ma noi dovremo giocare sempre per vincere, senza fare troppi calcoli, dando il centro per cento in ogni partita.