Aveva rubato 50 euro a un aquilano e poi era fuggito non fermandosi neanche all’alt della polizia Dedja Visar, il 24enne che si schiantò con l’auto contro quella della giovane Maria Elena la quale perse la vita sul colpo insieme al passeggero che viaggiava con l’uomo.
Giudicato in primo grado con rito abbreviato, il giudice l’aveva condannato a 14 anni per omicidio volontario nonostante il giovane, anche nella lettera di scuse alla famiglia, avesse sottolineato la non volontarietà del gesto. Eppure questo non è ciò che ha pensato il magistrato: una guida veloce e spregiudicata che non si è fermata nemmeno davanti all’alt della polizia e che, poco prima dell’incidente, lo stava portando ad impattare contro un altro veicolo, il tutto senza che nel sangue del giovane siano state trovate tracce di alcol o di droga, ha fornito materiale sufficiente per parlare di intenzionalità.
Per rivendicare la non volontarietà del fatto, Dedja Visar ha deciso di ricorrere in appello. L’udienza inizierà dopo l’estate.