Apprezzato lo spettacolo del Festival dei Due Mondi “The Dubliners” di Giancarlo Sepe
Particolarissimo esperimento nella splendida basilica di San Salvatore dove ieri sera è andato in scena The Dubliners-The Dead di Giancarlo Sepe.
Una ricerca legata allo spazio scenico della chiesa longobarda che ne condiziona ritmi e visioni, niente palcoscenico, niente tribuna per il pubblico, solo una sorta di itinerario virtuoso che farà incontrare tutti i personaggi di Joyce come in una lunga panoramica, dove conosceremo le famose Epifanie dell’autore, che nella mestizia delle piccole storie di piccoli uomini, caverà dall’apatia e dalla immobilità del quotidiano quella luce poetica che alimenta un popolo privo di qualunque stimolo e qualunque proiezione.
Joyce fugge da quella paralisi emotiva dei suoi concittadini, che nella serata dell’Epifania si celebra intorno ad un’enorme tavola per festeggiarsi, ipocritamente, tra canti e balli. Qui i morti, dice l’autore, sono più vivi dei vivi, loro hanno lottato fino all’ultimo.