Dopo la conferenza stampa di ieri nel salone dell’ex Consiglio nazionale del Mibac, il Festival di Spoleto ha finalmente alzato il sipario almeno sui nomi e le opere che caratterizzeranno questa 57esima edizione, di scena dal 27 al 13 luglio.
Si comincerà come da tradizione con l’opera lirica «La mort de Cleopatre» che andrà in scena venerdì 27 giugno al teatro Nuovo.
Per tutto il primo e il secondo fine settimana al Caio Melisso, invece, andrà in scena «Danza di Morte», dramma di August Strindberg per la regia di Luca Ronconi (sesta volta al Festival) e con l’interpretazione di Ferrara, di sua moglie Adriana Asti e di Giovanni Crippa.
Durante il primo weekend, tra le altre cose, andrà in scena «Il cambio dei cavalli» di e con Franca Valeri e «La dame de Montecarlo» di Poulenc e «Erwartung» di Schonberg.
Attesissima per il secondo weekend la prima europea da regista della star di Hollywood Tim Robbins che porterà al San Nicolò «Sogno di una notte di mezza estate», commedia di Shakespeare interpretata dai giovani della Actors’ gang di Los Angeles, la compagnia fondata dall’attore negli anni Novanta. Da non perdere neanche il «Peter Pan» di Bob Wilson e la sua Berliner ensamble. Il 6 luglio è in programma il concerto di Bennato e il giorno prima è atteso in piazza Duomo l’attore francese Gerard Depardieu con «Love Letters».
Immancabili ovviamente i balletti come anche i concerti di mezzogiorno, le prediche e la collaborazione con l’accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico. E a proposito di collaborazioni, dall’11 al 12 luglio alla Sala Frau si ricorderà Vittorio De Sica con proiezioni e convegni a 40 anni dalla sua scomparsa.
Tra i vari appuntamenti, anche la mostra del celebre costumista Tosi, sostenuta dalla Fondazione Carla Fendi. La Fendi, in onore del marito Candido Speroni scomparso qualche mese fa, regalerà a tutta la città il «Concerto per un amico», una rappresentazione «unica e a invito», che segna la collaborazione col Ravenna Festival. A dirigere l’orchestra giovanile Luigi Cherubini, che eseguirà Schubert e Beethoven, sarà il maestro Riccardo Muti.
Finale in grande con il concerto finale in piazza Duomo dell’orchestra sinfonica della Rai diretta da Wayne Marshall che eseguirà classici del musical americano degli anni ’40 e ’50.