Ieri mattina il sindaco Daniele Benedetti e l’assessore Carlo Alberto Zualdi hanno presentato il conto consuntivo 2013 che è stato chiuso in positivo con un avanzo di amministrazione di 3.4 milioni di euro.
Conseguentemente, hanno spiegato Zualdi e la dirigente Stefania Nichinonni, il buco di bilancio non ammonta più a 9.1 milioni di euro, ma a 5.7 milioni.
Il risultato deriverebbe dallo stop agli impegni di spesa decretato dalla giunta all’indomani delle dichiarazioni choc di Angelo Cerquiglini in consiglio comunale e da una prudente gestione delle risorse a disposizione che ha caratterizzato i mesi successivi.
Nel conto consuntivo però mancano circa 2 milioni di poste passive relative alla partita contabile aperta con Umbria mobilità e con un professionista della città che attende di riscuotere molte parcelle per prestazioni di cui si è avvalso negli anni il Comune.
Nichinonni e Zualdi hanno spiegato anche che prudenzialmente non sono state inserite i bilancio poste attive relative a multe e tributi 2013 da riscuotere per circa 1.3 milioni di euro.
Se queste somme fossero state inserite il buco ammonterebbe a 4.4 milioni di euro che sarebbero tutti relativi al disavanzo di parte capitale, quello che si intende ripianare attraverso l’alienazione dell’azienda agricola di Giano dell’Umbria. La procedura per la vendita prosegue e il Comune attende la valutazione stimativa dei terreni e dei fabbricati.
Benedetti non ha riservato una nuova stoccata a Massimo Brunini chiamato in causa per il buco di bilancio: “Mi piacerebbe – ha detto – che i miei predecessori si prendessero una parte di responsabilità per la superficialità con cui è stata gestita negli anni la finanza pubblica, perché è chiaro a tutti che 9.1 milioni di disavanzo non possiamo averli prodotti in cinque anni”