UNA BELLA STORIA! Giovane gay fa outing in famiglia e….

la-coppia-si-sposera-a-new-yorkSi sentono tante brutte storie di intolleranza verso giovani o adulti omosessuali. Storie che spesso fanno male non solo ai diretti interessati che vogliono solo godersi l’amore sincero che provano verso una persona dello stesso sesso, ma anche all’opinione pubblica fortunatamente sempre più sensibile e matura su vicende di questo tipo.

Da qualche giorno abbiamo ricevuto la mail di un giovane spoletino che, senza far mistero della sua identità, ci ha voluto raccontare la sua esperienza di figlio che ha voluto comunicare alla famiglia la propria omosessualità. 

Un  testo che ha commosso tutti noi di Spoleto 7 giorni e che, dopo aver chiesto conferma per la pubblicazione, vi proponiamo con la speranza di far riflettere anche chi, genitore, zio/a, nonno/a, amico/a stenta a comprendere queste sessualità. 

“Cari amici, vi scrivo questa mail perché vorrei raccontarvi con molta serenità il mio outing in famiglia. Dopo tanti mesi passati a pensare al modo migliore per spiegare ai miei genitori e a mio fratello la mia omossessualità, ho preso coraggio e durante una cena qualsiasi sono uscito allo scoperto. 

Ho raccontato ai miei che non avevo nessun interesse per le ragazze e che nonostante rare uscite con qualcuna di loro e qualche bacio mi sono reso conto che non provavo niente.

All’inizio ho spiegato che la cosa non mi aveva fatto riflettere molto, pensavo solo che forse non erano le tipe giuste per me, ma ho dovuto ricredermi quando l’estate scorsa in piscina ho conosciuto un giovane tedesco. 

A questo punto i miei avevano capito dove stavo andando a parare e papà mi ha fermato. Pensavo che di lì a poco si sarebbe scatenato il putiferio e credo che anche mio fratello e mia mamma abbiano pensato lo stesso conoscendo bene il temperamento di mio padre.

Ma tutti ci siamo dovuti ricredere. Papà mi ha detto che non c’era bisogno di andare oltre, mi ha sorriso e dato una pacca sulla spalle e poi mi ha detto che non dovevo assolutamente preoccuparmi o sentirmi in difetto per qualcosa né in famiglia né con nessun altro. 

La cosa più bella che ha detto è stata sull’integrità morale, mio papà è  un tipo semplice, un gran lavoratore ma una persona tutta d’un pezzo. La lezione che mi ha dato è stata del tipo, figlio mio fin quando agirai seguendo quello che ti dice il cuore non avrai mai nulla di cui vergognarti, l’unica delusione che potrei dargli è avere comportamenti irrispettosi del prossimo specie se più deboli, evitare sempre l’arroganza e restare umile”.