Dal primo aprile al 31 ottobre è vietato lasciare in spazi pubblici e privati, compresi balconi e terrazzi, contenitori nei quali possa raccogliersi acqua piovana ed evitare qualsiasi raccolta d’acqua stagnante anche temporanea.
Il consiglio è di seguire attentamente le indicazioni contenute nell’ordinanza con cui il Comune in vista dell’estate ha nuovamente dichiarato guerra alle zanzare tigre, perché altrimenti si rischiano multe che vanno dai 50 ai 100 euro per i privati cittadini e dai 250 ai 500 euro per le aziende che non rispettano le regole.
Vi diamo sinteticamente notizia di cosa non si deve fare nei prossimi sei mesi:
Procedere allo svuotamento dell’eventuale acqua accumulata nei contenitori e successiva sistemazione in modo da evitare accumuli idrici a seguito di pioggia.
Effettuare la pulizia dei tombini prima dell’avvio dei cicli di trattamento. Tenere sgombri i cortili, i giardini e le aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere e sistemarli in modo da evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza.
Provvedere nei cortili, nei terreni scoperti dei centri abitati e nelle aree ad essi confinanti incolte o improduttive, al taglio periodico dell’erba.
Inoltre è necessario trattare l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche ricorrendo a prodotti contro le larve di zanzara, registrati e regolarmente autorizzati dal ministero della Sanità per tale uso e acquistabili presso farmacie e rivendite di prodotti per l’agricoltura.
La periodicità dei trattamenti deve essere congruente alla tipologia del prodotto usato, secondo le indicazioni riportate in etichetta; indipendentemente dalla periodicità il trattamento deve comunque essere effettuato entro 5 giorni da ogni consistente precipitazione atmosferica.
Il trattamento contro le larve di zanzara può essere eseguito direttamente da parte degli stessi proprietari o utilizzatori degli spazi oppure avvalendosi di imprese di disinfestazione; a tal proposito dovrà essere conservata la documentazione attestante l’avvenuto trattamento o il documento di acquisto dei prodotti utilizzati autonomamente.
La mancata osservanza di tali disposizioni è punita con una sanzione amministrativa pecuniaria da € 50,00 ad € 100,00 per i privati cittadini, e da € 250,00 ad € 500,00, per tutti gli altri soggetti citati nell’ordinanza, ai sensi dell’articolo 7 bis del DLGS 267/2000. Gli interventi di disinfestazione obbligatori, non eseguiti dai trasgressori, verranno effettuati d’ufficio con l’addebito della spesa a carico degli inadempienti.
E io? Come la mettiamo? Non vi sta a cuore l’esistenza di una specie generata dalla natura? Aaa ! gli uccelli si e io no!
Leggendo, però, accuratamente la ordinanza sto più che tranquilla!
Ci sono pur sempre i fossi.
Lo Staffolo con tutti i suoi tanti ristagni e pescolle perenni, le fontane( quella dei giardini assomiglia più ad uno stagno ). Con tutte le cose che hanno da fare, l’uffico ambiente del Comune, la Comunità Montana, la Bonifica, sicuramente non corro alcun rischio.
Poi ad essere sinceri l’acqua dei rubinetti e dei sottovasi è pericolosa, il cloro, inquinamenti vari, i proprietari puliscono accuratamente le loro pertinenze e i propri giardini. Cosa che invece la vus non fa, si svuotano i secchi, ma tutto intorno è un paradiso per i topi.
Vuoi mettere l’incuria in cui versa il il patrimonio torrentizio. Regno della mia specie ma anche regno di un esercito di topi e questa convivenza non è tra le migliori. I topi un po mi fanno schifo.
Fossi un cittadino mi arrabbierei: come intimi e minacci me, perchè non curo il mio giardino e l’orto e Tu Sindaco lasci nel piu completo abbandono la città.
Non siete nella condizione di dettare regole e ordinanze, ma armatevi di scope e badili e andate a pulire.!!!!
***** Aedes albopictus
E io? Come la mettiamo? Non vi sta a cuore l’esistenza di una specie generata dalla natura? Aaa ! gli uccelli si e io no!
Leggendo, però, accuratamente la ordinanza sto più che tranquilla!
Ci sono pur sempre i fossi.
Lo Staffolo con tutti i suoi tanti ristagni e pescolle perenni, le fontane( quella dei giardini assomiglia più ad uno stagno ). Con tutte le cose che hanno da fare, l’uffico ambiente del Comune, la Comunità Montana, la Bonifica, sicuramente non corro alcun rischio.
Poi ad essere sinceri l’acqua dei rubinetti e dei sottovasi è pericolosa, il cloro, inquinamenti vari, i proprietari puliscono accuratamente le loro pertinenze e i propri giardini. Cosa che invece la vus non fa, si svuotano i secchi, ma tutto intorno è un paradiso per i topi.
Vuoi mettere l’incuria in cui versa il il patrimonio torrentizio. Regno della mia specie ma anche regno di un esercito di topi e questa convivenza non è tra le migliori. I topi un po mi fanno schifo.
Fossi un cittadino mi arrabbierei: come intimi e minacci me, perchè non curo il mio giardino e l’orto e Tu Sindaco lasci nel piu completo abbandono la città.
Non siete nella condizione di dettare regole e ordinanze, ma armatevi di scope e badili e andate a pulire.!!!!
***** Aedes albopictus