Il Pd ha scelto il giro di consultazioni con alleati e simpatizzanti per cercare qualcuno in grado di cavare le castagne dal fuoco di una situazione che si fa ogni giorno più imbarazzante. Le consultazioni dovrebbero avere anche lo scopo di ricucire quelle alleanze, sopratutto con la compagine socialista, protagonista di un inatteso exploit 5 anni fa che costò l’instabilità perenne della giunta Benedetti. I continui ricatti e balletti per la caccia di qualche poltrona hanno contribuito alla paralisi della squadra del Sindaco uscente, proprio nel momento in cui l’ingranaggio poteva cominciare a muoversi.
Acqua passata ormai, ma che ha prodotto uno strappo forse importante con Stefano Lisci, che in quel team socialista non si è mai riconosciuto più di tanto . Si parla da tempo ormai di una sua possibile uscita per confluire nelle file del Pd e gli stessi che giurano che questo accadrà a breve, ci informano che il nome del vice sindaco uscente potrebbe essere quella scelta inaspettata che potrebbe coagulare gli umori di un Pd completamente in bambola, con “poche idee, ma confuse”. In molti vedrebbero in Stefano Lisci l’uomo giusto al posto giusto con quella dose di ottimismo senza tregua che potrebbe essere la sola arma vincente che, chi prenderà in mano una patata bollente come il Comune di Spoleto, dovrebbe avere.
A parte Lisci, l’altra mossa che va per la maggiore nei bookmakers è una candidatura diretta di Giancarlo Cintioli, senza passare per le primarie, bocciando quindi l’ipotesi Laura Zampa, prima donna che avrebbe potuto avere una chance a Piazza del Comune.
E Benedetti ? Per ora la sua disponibilità al bis rimane laconicamente sul tavolo della segreteria di Viale T.e Trieste, ma in pochi a dire il vero, scommettono sul fatto che a quella offerta faccia seguito qualcosa di concreto. Il sindaco uscente ci ha messo 5 anni per togliersi qualche sassolone dalle scarpe, mandando a cagare Brunini, ma la sua azione è sembrata ai più ormai tardiva. Il giovane sindaco si è contornato di inutili e subdole figure alle quali ha dato più ascolto che agli amici veri per ritrovarsi in un pantano dal quale ora sembra quasi impossibile risollevarsi.
Forse la prossima volta, augurandogliela senz’altro, potrebbe evitare di promettere a qualche “sciacallo”, in campagna elettorale, qualche ruolo di governo, per poi farsi ricattare per 5 lunghi anni. Peccato, è stata un’occasione persa .
Come finirà ? Cosa farà il Pd ? Boh, qualche speranza in alcuni giovani di valore c’è, ma contano ancora troppo poco per poter cambiare drasticamente la rotta, mentre altre forze in città avanzano capaci sempre più di intercettare quel malcontento che ormai non riuscirà più ad essere colmato neanche dai miracoli delle roccaforti dell’Alta Marroggia, come successo in passato.
Francesco Ragni
Scusa caro Paolo perché Renzi di quale partito é?e poi cosa credi che gli altri sono meglio!io credo che devono andare tutti a casa e mettere nuova gente perché hanno stancato tutti promettono ma sono tutti uguali!!ci vuole gente nuova e giovane che capisce i reali problemi!!!
Scusa caro Paolo perché Renzi di quale partito é?e poi cosa credi che gli altri sono meglio!io credo che devono andare tutti a casa e mettere nuova gente perché hanno stancato tutti promettono ma sono tutti uguali!!ci vuole gente nuova e giovane che capisce i reali problemi!!!
Caro Francesco,credo che le varie ipotesi sul prossimo-probabile sindaco della città di Spoleto,siano troppo campate in aria. Il PD spoletino è in mano ad un gruppo di personaggi politicamente poco competenti e sicuramente sgraditi alla città.Hanno conquistato il potere,negli anni,col solito metodo clientelare,che ora non vogliono mollare.Stanno facendo di tutto (anche a spintoni!)per non arretrare di un passo.Non vogliono che la città si esprima,con le primarie,per scegliere il proprio candidato sindaco.Stanno raccattando di tutto pur di imporre le proprie regole e presentare alla città un candidato,unto da lor signori,che non potrà riscuotere un decente successo,visto che i nomi proposti non entusiasmano nessuno.L’otto dicembre,a Spoleto ,quasi l’80% dei votant alle primarie ,ha dato la preferenza a Renzi per dare un segnale anche ai politici locali,dicendo loro che vogliono un cambiamento radicale e che loro non li vogliono più vedere (politicamente parlando).
Caro Francesco,credo che le varie ipotesi sul prossimo-probabile sindaco della città di Spoleto,siano troppo campate in aria. Il PD spoletino è in mano ad un gruppo di personaggi politicamente poco competenti e sicuramente sgraditi alla città.Hanno conquistato il potere,negli anni,col solito metodo clientelare,che ora non vogliono mollare.Stanno facendo di tutto (anche a spintoni!)per non arretrare di un passo.Non vogliono che la città si esprima,con le primarie,per scegliere il proprio candidato sindaco.Stanno raccattando di tutto pur di imporre le proprie regole e presentare alla città un candidato,unto da lor signori,che non potrà riscuotere un decente successo,visto che i nomi proposti non entusiasmano nessuno.L’otto dicembre,a Spoleto ,quasi l’80% dei votant alle primarie ,ha dato la preferenza a Renzi per dare un segnale anche ai politici locali,dicendo loro che vogliono un cambiamento radicale e che loro non li vogliono più vedere (politicamente parlando).