Da ieri mattina gli uffici tecnici del Comune, coordinati dall’assessore Juri Cerasini, stanno lavorando per trovare la soluzione amministrativa più rapida possibile per sanare la situazione che si è generata dopo la sentenza del Consiglio di Stato che annulla il PRG del Comune di Spoleto.
“L’annullamento muove dall’invalidazione delle deliberazioni comunali del 2003, quelle sospettate di un vizio formale concernente le modalità di espressione del parere sulla compatibilità sismica” spiega il sindaco Benedetti.
“Ciò che è avvenuto – aggiunge il sindaco – blocca di fatto ogni possibilità di gestione del territorio e di sviluppo della città, che è già in grandissima sofferenza. In sintesi è come se tutte le zone di nuova edilizia privata, le strade, i servizi, tanto per il privato quanto per il pubblico, previsti nel PRG adottato nell’anno 2003 e approvato definitivamente nell’anno 2008, siano stati cancellati con un colpo di spugna. Gli effetti, se non si trovasse in tempi rapidi una soluzione sanante, sarebbero drammatici. Con il PRG annullato si potrebbero creare scenari devastanti per il Comune: da quel che riguarda l’ICI e l’IMU per le zone di nuova edificazione (in precedenza agricole), ai contributi di costruzione relativamente agli oneri di urbanizzazione fino ad arrivare ai dubbi di validità degli atti notarili relativi ai passaggi di proprietà.”.
“Quello che mi preme precisare – conclude Benedetti – è che la procedure seguite dal Comune sono state sempre in linea con le norme regionali e i regolamenti provinciali, nel quadro di una prassi seguita da molti altri Comuni. Prova ne è che anche la Provincia, in sede dibattimentale, ha dedotto che il profilo della compatibilità sismica è stato esaminato in fase di verifica del PRG sulla base di un approfondito studio geologico e di micro-zonazione sismica. Questa situazione è analoga a quella della Posterna, questione che risale alla fine degli anni ’90 e che costituisce, per molti aspetti, la conferma di uno scenario in cui il Comune ha seguito le normative regionali, come ribadito anche dalla stessa Regione Umbria, per poi ritrovarsi in serissima difficoltà. Siamo quindi di fronte a sentenze che mettono a rischio la stessa vita dell’ l’Amministrazione con ripercussioni pesantissime sui cittadini e sulla città”.