Oggi pomeriggio in pieno clima carnevalesco si è consumata l’ennesima pagliacciata dell politica italiana.
“Non mi interesso di politica”, dicono in molti, ma poi è la politica che si interessa di noi, con l’alternarsi di mezze figure che hanno gettato questo paese meraviglioso in fondo alla palude e noi con lui.
Enrico Letta, l’ex democristiano mezzo di sinistra, ha visto infrangersi i suoi sogni di gloria contro lo schiacciasassi Renzi, che, in poco tempo, ha fatto fuori tutto quello che trovava in mezzo alla strada.
Lo rimpiangeremo? No di certo. Enrico Letta mi è sembrato il compagno di banco, quello stronzetto, che aveva studiato a pappagallo, ma non ti avrebbe mai passato il compito, messo lì, come carne da macello in attesa di essere sbranato da lupi molto più scaltri e navigati di lui. Ha orgogliosamente difeso il ricambio generazionale, cadendo in quel tranello adolescenziale e cinico di chi si sente il tempo (anagrafico) dalla propria parte, senza capire che non è la carta d’identità che ti fa giovane, ma ben altre componenti, oscure forse ad uno come Enrico Letta, squallido, retorico, scontato, sconfitto in partenza, irrimediabilmente vecchio dentro.
Forse nessuno gli ha spiegato che il carisma non si misura con battute ad effetto su cui non hanno riso neanche quei deficienti di ministri indecenti che si era messo al fianco ( la battuta “io non sono Jo Condor” ad esempio).
Nessuno gli ha spiegato che non era l’Italia ad avere bisogno di qualcosa di più, ma la “decenza”, di sentirsi rappresentati da uno squallido impiegato di terza classe arrivato improvvisamente a prendere il posto del capoufficio.
Ciao Ridico-Letta immagine dei nostri faccendieri di potere, torna nello squallido grigiore dal quale sei venuto, il tuo governo “povero” di idee, contenuti, messaggi, prospettive e futuro non lascerà che lo stesso vuoto che lascia quella scatola di chiodi arrugginiti dimenticati in soffitta che finalmente abbiamo deciso di buttare via.
Francesco Ragni
Forse la cosa che mi ha più dato fastidio è stata l’idea della rottamazione generazionale, essere giovani è un’altra cosa, l’insulto alla vecchiaia è indice di ignoranza.
Forse la cosa che mi ha più dato fastidio è stata l’idea della rottamazione generazionale, essere giovani è un’altra cosa, l’insulto alla vecchiaia è indice di ignoranza.
ma per fortuna che arriva renzi che ce leverà pure li sensi.
non ascolteremo non faremo non vedremo ma sentiremo ……. na gran puzza.!
due lavandaie alla fonte alle prese con i soliti panni sporchi.! ” clara, dice una, hai mai provato l’orgasmo?
e giuditta, no mi trovo tanto bene con la varechina”
ciao
ma per fortuna che arriva renzi che ce leverà pure li sensi.
non ascolteremo non faremo non vedremo ma sentiremo ……. na gran puzza.!
due lavandaie alla fonte alle prese con i soliti panni sporchi.! ” clara, dice una, hai mai provato l’orgasmo?
e giuditta, no mi trovo tanto bene con la varechina”
ciao
Condivido quanto da lei scritto Prof. Ragni ed aggiungo che dopo aver assistito alle manovre di un falso ipocrita, manovrato dai poteri forti della finanza, ora assisteremo agli scempi di un egocentrico, arrogante e già “vecchio” nel modo di fare, o meglio arraffare, sostenuto da altri poteri. Chi fino ad ora ha avuto in mano le redini di questa Nostra Italia non ha forza, capacità, volontà e soprattutto libertà di “sistemare le cose” per tutti gli italiani. Il dramma è che il 75% degli italiani appoggia e vota ancora per interesse personale o per ideologia, non informandosi, non confrontandosi, giustificando o facendo finta di non vedere. BASTA!
Condivido quanto da lei scritto Prof. Ragni ed aggiungo che dopo aver assistito alle manovre di un falso ipocrita, manovrato dai poteri forti della finanza, ora assisteremo agli scempi di un egocentrico, arrogante e già “vecchio” nel modo di fare, o meglio arraffare, sostenuto da altri poteri. Chi fino ad ora ha avuto in mano le redini di questa Nostra Italia non ha forza, capacità, volontà e soprattutto libertà di “sistemare le cose” per tutti gli italiani. Il dramma è che il 75% degli italiani appoggia e vota ancora per interesse personale o per ideologia, non informandosi, non confrontandosi, giustificando o facendo finta di non vedere. BASTA!
A France’ manco fossi Bocca !!!
un po’ troppi insulti mi pare….
A France’ manco fossi Bocca !!!
un po’ troppi insulti mi pare….