Dopo l’Ati3 è Cintioli a ripresentare sul tavolo della Regione un’interrogazione per recuperare gli 80mila nuovi metri cubi che ci farebbero contenere i costi per la gestione dei rifiuti.
La richiesta di Cintioli, nello specifico, riguarda la perizia che l’Ati3 ha commissionato ad uno studio romano in cui si afferma la possibilità di avviare alcuni interventi di rafforzamento del muro di contenimento così da recuperare i metri cubi mancanti. Nello specifico, le due cose -scrive Cintioli- potrebbero procedere contestualmente, con un risparmio di 3,8 milioni l’anno, senza contare che in questo modo si risolverebbero i problemi di stabilità dell’argine, di impermeabilità e si andrebbe ad alleggerire il carico dei rifiuti nelle altre discariche umbre, dove da un anno a questa parte vengono versati i nostri.