Repubblica.it ha pubblicato ieri una serie di fotogallery con contributi inviati dai lettori sui “Monumenti dell’orrore”.
Sculture e opere d’arte esteticamente discutibili presenti nelle varie città italiane, tra cui anche la nostra, Spoleto.
In particolare due nostri concittadini hanno inviato l’immagine del monumento del donatore di via fratelli Cervi installata due anni fa dall’Avis.
Il secondo lavoro selezionato da Repubblica.it sono i Ballerini del belvedere del Giro della Rocca, voi che ne pensate, sono
cosi brutte?
il monumento al donatore secondo me è un inno alla vita oltre ad essere un riconoscimento a tutti i donatori perchè senza di loro molti malati non potrebbero avere nessun futuro se non molto difficoltoso.
il monumento al donatore secondo me è un inno alla vita oltre ad essere un riconoscimento a tutti i donatori perchè senza di loro molti malati non potrebbero avere nessun futuro se non molto difficoltoso.
Non voglio polemizzare con La Repubblica. Come Presidente dell’Avis pero’ ci tengo a precisare che il nostro monumento, al di la’ della valenza solidaristica, e’ il frutto di un apposito concorso indetto dalla nostra Associazione.
Tra tutte le opere presentate, una Giuria, compostra tra gli altri dai maestri Bizzarri e Campus, ha scelto quella realizzata dallo scultore lucchese Fabrizio Orlandini, tra l’altro artista fortemente quotato.
Non conosco quali criteri Repubblica abbia usato nella individuazione delle opere “orrore”, e quali soggetti hanno espresso il giudizio.
Mi appaga comunque constatare che, sistematicamente, i turisti che trransitano nella via, esprimono giudizi positivi e si fanno fotografare ai lati del mnumento.
Comunque sia, viva l’Avis e viva coloro che il monumento immortala!
Non voglio polemizzare con La Repubblica. Come Presidente dell’Avis pero’ ci tengo a precisare che il nostro monumento, al di la’ della valenza solidaristica, e’ il frutto di un apposito concorso indetto dalla nostra Associazione.
Tra tutte le opere presentate, una Giuria, compostra tra gli altri dai maestri Bizzarri e Campus, ha scelto quella realizzata dallo scultore lucchese Fabrizio Orlandini, tra l’altro artista fortemente quotato.
Non conosco quali criteri Repubblica abbia usato nella individuazione delle opere “orrore”, e quali soggetti hanno espresso il giudizio.
Mi appaga comunque constatare che, sistematicamente, i turisti che trransitano nella via, esprimono giudizi positivi e si fanno fotografare ai lati del mnumento.
Comunque sia, viva l’Avis e viva coloro che il monumento immortala!