Il maltempo non rovina la Santa Messa per tutti i nati nel 2013 (foto)

La benedizione a uno dei neonati
La benedizione a uno dei neonati

Dopo il convegno con Massimo Giletti alla Scuola di Polizia, la Festa della Vita è proseguita ieri nella chiesa di S. Pietro a Spoleto, dove l’Arcivescovo ha celebrato la Messa per tutti i bambini nati nell’anno 2013 nel reparto di Ginecologia ed Ostetricia dell’ospedale di Spoleto e per quelli che sono residenti nel territorio della Diocesi e sono nati in altri punti nascita del territorio regionale.

Purtroppo la mattinata è stata caratterizzata da un copioso diluvio, che non ha comunque scoraggiato a partecipare le famiglie che hanno accolto una nuova vita. Non è stato invece possibile il lancio in aria dei palloncini blu e rosa al termine della Messa. La liturgia è stata animata nel canto dal coro della pastorale giovanile diocesana; il servizio liturgico è stato garantito dal gruppo ministranti della Diocesi. All’ingresso della chiesa erano stati collocati quattro ulivi con appese le foto dei bambini nati nel 2013.

Così mons. Boccardo ha accolto i presenti: «Vi saluto cordialmente e bravi che non vi siete fatti spaventare dalla pioggia. Il saluto più importante, però, è per queste creature che hanno allietato le vostre case e le nostre comunità cristiane».

Nell’omelia l’Arcivescovo si è soffermato anche sugli ulivi sistemati all’ingresso della chiesa ed addobbati con le foto dei bambini: «queste piante ci ricordano che nessuno di noi è nato per caso, ma che abbiamo delle radici solide, una storia che ci precede, delle relazioni imprescindibili».

Poi, un passaggio sul Vangelo di Matteo (5, 13-16) del giorno “Voi siete la luce del mondo”.

«Cari genitori e nonni qui presenti, ricordate che per dare luce e per essere sale ci vuole coraggio. Oggi purtroppo rischiamo di essere delle persone senza sapore né colore perché ci va bene tutto, perché non sappiamo più scegliere ciò che è bene da ciò che non lo è. Non dimenticate di trasmettere ai vostri figli – per i quali siete sale e luce –, oltre alle cose materiali pur necessarie, la chiave per interpretare la vita e ricordate che ciò che imparano in casa non lo dimenticheranno mai. Che Dio vi dia il dono della sapienza e il gusto dell’impegno, della generosità e del sacrificio per crescere i vostri figlioli, per capire su quale strada indirizzarli».

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