In questi anni, grazie all’attività svolta insieme al Ciriaf*, il Comune ha compiuto rilevamenti costanti nell’area di Santo Chiodo, ottenendo un quadro quali-quantitativo complessivo delle principali sorgenti di inquinanti atmosferici, anche quelli non monitorati dall’Arpa.
Il vicesindaco Stefano Lisci ha spiegato: “I risultati scientifici e documentati hanno dimostrato che le concentrazioni degli inquinanti normati sono molto basse e non mostrano particolari criticità essendo esse abbondantemente inferiori ai limiti”.
“Fenolo e Stirene, due inquinanti industriali di specifico interesse per l’area di studio, sono risultati assenti, mentre le concentrazioni di Idrocarburi (policiclici aromatici) sono al di sotto dei limiti, anche se prossimi alla Soglia di valutazione superiore.
La sorgente più probabile per l’area in esame è costituita dalla combustione di legna ed altre biomasse, per cui su queste sorgenti dovrà essere esercitato un adeguato controllo.
Dato importante anche quello relativo alle diossine: “Presenti a livelli quasi prossimi allo zero e non costituiscono un problema sanitario: in queste condiz