E’ un attacco duro quello che i 5 Stelle spoletini hanno sferrato tramite comunicato stampa al sindaco Benedetti e a Gabrio Romani sulla questione della nomina, da parte del primo al secondo, a nuovo amministratore delle farmacie comunali.
Romani, dicono i 5 Stelle, non è solo un uomo che di mestiere non ha niente a che fare con il settore farmaceutico (lavora infatti come geologo) ma è soprattutto un uomo del partito socialista. Ed è proprio quest’ultima caratteristica che, si legge nella nota stampa, l’avrebbe fatto nominare amministratore: un gesto per «ripagare la “lealtà” dimostrata dal Partito Socialista nei confronti della peggiore amministrazione comunale spoletina» -scrivono. Tutto ciò, sottolineano i pentastellati, in barba ai disoccupati, competenti in materia che hanno studiato e magari hanno anche esperienza nel campo.
Ma c’è di più. A far andare su tutte le furie i 5 Stelle sono state le parole del neo amministratore scritte nero su bianco sul Corriere dell’Umbria, in cui Romani ringrazia il sindaco Benedetti per l’opportunità e il partito socialista che lo ha sostenuto, precisando in seguito che per lui si tratta di un’esperienza completamente nuova in un comparto affascinante. Un commento, secondo i grillini, sfacciato, detto come se ciò che è successo fosse nella norma.
Così, dopo l’ennesima predizione avverata («Quello che ci aspettavamo si è verificato») i 5 Stelle chiosano con una promessa, una richiesta e una speranza: «Se andremo al governo di questa città, le nuove nomine degli amministratori delle aziende in cui il Comune è socio unico saranno aperte a tutti, tramite bando e presentazione di curricula, in nome della meritocrazia, così come dovrebbe essere in un Paese normale.
Detto ciò, chiediamo immediatamente le dimissioni del geologo Romani e ci auguriamo che gli spoletini puniscano queste persone nell’unico modo che la democrazia consente: IL VOTO.»