Area Anfiteatro, Legambiente: "Con 6 milioni primi passi"

All'Anfiteatro servono sei milioni
All’Anfiteatro servono sei milioni

A più di una settimana dall’incontro che si è svolto sabato 23 novembre 2013, presso il Cantiere Oberdan di Spoleto dal titolo “Per un piano comunale della bellezza: il laboratorio urbano dell’ex caserma Minervio”, l’associazione Legambiente fa il punto di quanto emerso dal dibattito partecipato fra politici, operatori economici, tecnici, associazioni e cittadini.

Fra gli obiettivi che si poneva l’incontro, secondo Francesco Forlani presidente del Circolo di Legambiente di Spoleto, c’era quello di fare tesoro di alcune buone pratiche come quelle legate al recupero della mura di Verona, esperienza riportata da Stefania Leoni del Circolo di Legambiente di Verona, per individuare nel recupero della area monumentale dell’anfiteatro romano e dei monasteri della Stella e del Palazzo un volano per lo sviluppo culturale ed economico della città. In effetti le scelte riguardo il recupero del complesso non sono più procrastinabili, sui fabbricati all’interno dell’area gravano il degrado e il trascorrere del tempo, ed è reale il rischio di perdere irreparabilmente questo patrimonio, ne sono un sintomo evidente i recenti crolli.

La proposta scaturita da Legambiente e da più parti, fra quanti sono intervenuti al dibattito è quella di procedere “a piccoli passi” e concentrare le risorse iniziali sulla messa in sicurezza dei monasteri, così da permettere la creazione di percorsi per rendere il complesso visitabile a tutti. Le somme necessarie a questo intervento minimo si possono ipotizzare intorno ai 5 o 6 milioni di euro, a sua volta divisibile per stralci.

L’assessore regionale Fabrizio Bracco, per questo, si è dichiarato disponibile a farsi portavoce in Regione di quanto scaturito dall’incontro. Nonostante abbia dichiarato la scarsità delle risorse regionali ha evidenziato la possibilità di studiare insieme al Comune di Spoleto le modalità per reperire le risorse, con la consapevolezza che l’area dell’anfiteatro romano è un pezzo importante del patrimonio della nostra regione di Spoleto e di tutto il patrimonio archeologico e storico –artistico nazionale.

Anche la Fondazione CaRiSpo, attraverso la persona del Presidente Sergio Zinni, ha rinnovato la disponibilità a mantenere il proprio impegno, come già dimostrato nel corso degli anni nei quali, dalla Fondazione, sono state attivate risorse per finanziare alcuni progetti e studi sull’area. Il Comune di Spoleto nella persona dell’Assessore all’Urbanistica Juri Cerasini e del Dirigente dei Lavori Pubblici, ing. Massimo Coccetta ha espresso la ferma volontà di reperire le risorse per bloccare il degrado e di mettere in piedi al più presto un tavolo di confronto.

L’incontro è stato anche l’occasione per Legambiente di cominciare a discutere del futuro della città, in nome della qualità del territorio, al fine di elaborare un “Piano Comunale della Bellezza”, condiviso fra associazioni, cittadini e istituzioni possa rappresentare una strategia di sviluppo per la Spoleto di domani nel nome della bellezza e della qualità del territorio.

Stupisce l’assenza all’incontro, quasi totale, dei consiglieri comunali e dei partiti politici, pur invitati. Per finire, le visite guidate all’area dell’anfiteatro di sabato e domenica scorsa hanno dimostrato, con la partecipazione di un gran numero di persone, per l’ennesima volta, quanto sia l’interesse intorno a questa area, veramente unica, un vero tesoro da scoprire. Proprio riguardo a questo Legambiente ha dato la propria disponibilità, in collaborazione con le altre associazioni cittadine, a garantire la fruizione dell’area una volta messa in sicurezza.