Conferenza su Costituzione: grande partecipazione studentesca

“Sono allarmato dall’impreparazione dei nostri politici sulla Costituzione, non sarebbe giusto ampliare l’educazione sulla Costituzione nelle scuole e soprattutto che chi fa politica fosse adeguatamente formato?”. E ancora: “C’è uguaglianza nella nostra società?”. Infine: “Non si potrebbe inserire nella Costituzione il profilo di chi può fare politica e chi no?”. Sono solo alcune delle tante domande che i ragazzi del Corso di giornalismo Walter Tobagi hanno rivolto al professor Mauro Volpi, docente di diritto all’Università degli Studi di Perugia, nel corso della conferenza dal titolo “Cambiamenti istituzionali e principi irrinunciabili della Costituzione” che si è svolta sabato 23 novembre presso l’Istituto Alberghiero “G. De Carolis” di Spoleto.

Alla conferenza, moderata dai giornalisti Alfonso Marchese e Antonella Manni e organizzata della Società di Cultura Città Nuova in collaborazione con il Comune di Spoleto e con l’Associazione Amici di Spoleto, hanno preso parte circa cento studenti provenienti non solo dall’Istituto Alberghiero ma anche dal liceo Pontano-Sansi. Inoltre, consistente la presenza di un pubblico esterno alle scuole e di rappresentanti del locale Comitato “Conoscere e diffondere la Costituzione”.

Il professor Mauro Volpi, dopo una interessante e approfondita illustrazione con la quale ha rimarcato l’importanza di non scalfire l’impianto costituzionale ha quindi risposto alle domande dei presenti: “E’ giusto educare ai valori civili – ha esordito – ma bisogna cambiare anche modello di vita, compiere una rivoluzione etica nei costumi. In questi ultimi venti anni il modello dominante si è basato su consumismo, competizione sleale e ricchezza. Ma le nostre esistenze sono qualificate anche da altro. Anche per quanto riguarda coloro che assumo un incarico politico, del resto, la Costituzione non è muta: l’articolo 54 al secondo comma recita che i cittadini cui sono affidati incarichi e funzioni pubbliche devono svolgere il proprio ruolo con disciplina e onore”. Concludendo, quindi, ha ribadito: “La Costituzione è ancora valida può essere aggiornata ma deve essere soprattutto attuata. Il suo stravolgimento porterebbe verso avventure politiche pericolose”.